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Milan, ultimatum a Montella Anche con l'Aek va in bianco

I rossoneri, sotto choc da derby, fermati sullo 0-0. Pubblico in calo e fischi a San Siro. E Mirabelli «avverte» il tecnico

Milan, ultimatum a Montella Anche con l'Aek va in bianco

Milano Si sperava in una serata di relax, ne è venuta fuori una fredda notte dell'inquisizione per Montella; con la prima, vera, presa di posizione da parte della società nei suoi confronti. E che il rapporto tra l'ex Aeroplanino e il Milan sia ai minimi storici è confermato dall'atteggiamento e dalle parole del direttore sportivo rossonero, Massimiliano Mirabelli che, con un timing invidiabile, nel prepartita della sfida contro l'Aek Atene, gara valida per la terza giornata del Gruppo D di Europa League e terminata 0-0, non ha usato mezze misure: «Montella? Deve trovare un'identità di squadra, ognuno di noi ha un tempo».

Mai, finora, un rappresentante della società rossonera si era esposto così palesemente. Parole forti, chiare, unite alla discesa ad inizio di secondo tempo dello stesso Mirabelli a bordo campo, in un momento estremamente delicato per la squadra. Perché, proprio come nel derby, i rossoneri hanno regalato ancora una volta un tempo agli avversari. Lo 0-0 contro i greci è un risultato negativo, maturato contro una squadra che ha pensato a difendersi per quasi tutta la partita. Mitigato solo dalla vittoria del Rijeka contro l'Austria Vienna (3-1) e da un primo posto nel girone ancora in mano a Bonucci e compagni, che con 7 punti precedono proprio i greci a quota 5. Ma tra due settimane, ad Atene, potrebbe materializzarsi un clamoroso sorpasso.

Pronti via e il tema tattico è subito chiaro: Milan a gestire palla e greci pronti a ripartire. Tattica che premia soprattutto gli ospiti, che dopo lo spavento del gol annullato (giustamente) a Cutrone non hanno trovato troppa difficoltà a tenere a bada un Milan dalla manovra lenta e prevedibile. Giocatori quasi impauriti e nessuno che salta l'uomo nonostante la contemporanea presenza in campo di Bonaventura, Suso e Chalanoglu. Tanto che le occasioni migliori capitano sui piedi di Simoes, dopo un'indecisione clamorosa della coppia Bonucci-Musacchio ancora una volta non sufficiente, e Tzanetopoulos che chiama Donnarumma alla deviazione in angolo.

Nella ripresa, proprio come contro l'Inter, la squadra alza il baricentro, la palla viaggia più rapidamente e le occasioni arrivano: a referto ne finiscono almeno nove, con la sfida nella sfida tra Anestis e Cutrone a tenere banco; il giovane 19enne è l'ultimo dei rossoneri, assieme a Suso, ad alzare bandiera bianca davanti ai soli 20mila spettatori che alla fine hanno anche fischiato per la prima volta il nuiovo Milan.

Ora toccherà a Montella lavorare in vista della sfida interna contro il Genoa di domenica che a questo punto, stante quanto ribadito dal ds Mirabeli, potrebbe davvero diventare decisiva per il suo futuro. Il tecnico dovrà cercare di lavorare sull'approccio alla partita, con la squadra che non può regalare ogni volta un tempo agli avversari. Anche perché dopo la sfida contro il Chievo, nel turno infrasettimanale di mercoledì, sabato prossimo a San Siro arriverà la Juventus dell'ex Allegri. Montella è avvisato: il cambio di marcia è fondamentale.

Altrimenti la sua esperienza sulla sponda rossonera di San Siro potrebbe davvero essere ai titoli di coda.

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