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Molinari ci ha preso gusto: il bis è solo a un colpo

Francesco dopo Wentworth sogna a Gardagolf. È dietro alla grande sorpresa, l'inglese Slatter

Molinari ci ha preso gusto: il bis è solo a un colpo

Isabella Calogero

Signori e signore, ci risiamo: dopo le emozioni che Francesco Molinari ci ha regalato centrando il titolo a Wentworth, stavolta Laser Frankie ritenta il colpaccio in un Open d'Italia che si preannuncia bollente come il sole che a Gardagolf continua a picchiare duro su giocatori e tifosi. Nonostante il primo bogey marcato alla 6 dopo 85 buche filate di soli par e birdie, il Chicco nazionale riparte domenica dalla cima del leaderboard con un colpo di ritardo rispetto al leader del torneo: meno 15 lo score del torinese, meno 16 quello dell'inglese Lee Slattery, vera e propria sorpresa con il suo meno 9 di giornata.

«Bisognerà andare all'attacco spiega l'azzurro al termine delle sue 54 buche - esattamente come ho già fatto a Wentworth. L'unica differenza è che se in Inghilterra è stato un duello a due tra me e Rory, qui c'è un folto gruppone che insegue. E non bisogna scordarsi che lì in mezzo ci sono tipi come Rafa Cabrera Bello, Martin Kaymer e Danny Willett, tutta gente che è abituata a vincere. Il segreto è non guardarsi troppo intorno, restare pazienti, concentrati sul proprio golf e magari pure migliorare il gioco lungo».

Qualche drive zingaro, un po' di qua e un po' di là, ha infatti condizionato l'andamento di Molinari, che però ha saputo trarsi d'impaccio con un putt ancora una volta di altissimo livello.

Alla ricerca del downswing perfetto, con il gomito e il fianco destro che lavorino in perfetta connessione tra loro, Francesco spera di ritrovare per le ultime 18 buche la magia delle sue traiettorie senza effetti.

A sentire i giocatori è proprio il drive, infatti, la chiave di volta che apre il paradiso di Gardagolf: nei giorni passati lo hanno ripetuto McDowell, Kaymer e pure il nostro Manassero: metti la palla in pista e avrai mille chance di birdie, dicono.

A proposito di Manassero, il veronese ha ancora una volta macinato gioco solido da tee a green, nonostante un inizio complicato con due bogey: «I tee indietro della 2 e della 5 ha raccontato - sono stati una brutta sorpresa, ma sono riuscito a restare calmo. E poi, se Slattery ha segnato meno 9, significa che questi punteggi sono anche alla nostra portata».

Lorenzo Gagli si è invece attaccato alla fluidità di un ferro 6 perfetto tirato alla buca 8 per ritrovare fiducia e ritmo in un giro che pareva non promettere nulla di buono e invece, ecco lì il suo meno 10 che vale un ottimo diciassettesimo posto.

I giochi sono ancora tutti aperti.

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