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Un Mondiale che non si fa mancare nulla

di Tony Damascelli

F uori anche la Spagna. Non ci facciamo mancare proprio nulla. Domenica di rigore, domenica dei portieri. Akinkeef e Subasic portano in paradiso Russia e Croazia, dopo due partite grigiastre, ridotte ai supplementari e quindi al gioco perverso dei rigori, cariche di colpi a sorpresa con i numeri uno decisivi nelle parate. Il mondiale regala risultati improbabili, roba buona per la stampa e i tifosi, storie da mille e una notte, favole che si realizzano. La Croazia ha sofferto come mai, la Danimarca nonostante un grandioso Schmeichel che ha parato tre rigori, si arrende.

Mai accaduto che la Russia riuscisse a qualificarsi per i quarti. Accadde all'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, nel torneo inglese del '66, ma stavolta l'impresa è grandiosa anche se al termine di due ore di povero football, direi antico, un autogol e un rigore per due ore di ritmo moscio, soffocato dall'afa poi esplosa in una pioggia violenta. La Spagna ha pagato la propria presunzione, ritenendo di poter avere in mano la partita contro un avversario modesto, mille passaggi in un calcio involuto; la Russia ha capito di non dovere osare più di tanto, scegliendo di difendere al di qua del muro, attenta, precisa negli anticipi e costringendo la squadra di Hierro ad una circolazione noiosa del pallone, senza mai uno sbocco vero per Diego Costa, poi sostituito dal fragile Aspas.

L'eroe del pomeriggio si chiama Igor, di cognome fa Akinfeev, portiere dello Spartak Mosca e capitano di questa nazionale. Qualche spacciatore di paragoni l'ha subito avvicinato a Lev Jashin, la parata decisiva sul rigore di Koke e la seconda su quella di Aspas entrano di diritto e di dovere nella cronaca e nella storia del mondiale.

L'altro prode è il croato Subasic per grazia ricevita sugli errori dei danesi mentre il suo sodale Schmeichel, davanti a suo padre-maestro Peter, in tribuna, ha parato un rigore a Modric all'ultimo respiro del secondo supplementare ma ai rigori maledetti ha concesso la gloria ultima a Rakitic.

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