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Mondiali di basket: dominio Usa, la Serbia dura un tempo

La finale del mondiale di basket è finita come da Pronostico con gli Stati Uniti che hanno schiacciato la Serbia vincendo per 129 a 92. Una finale che non è durata nemmeno un quarto. Definiti anche l’MVp ed il migliore quintetto della manifestazione

Foto di gruppo per gli Usa, campioni del Mondo
Foto di gruppo per gli Usa, campioni del Mondo

La sfida per la medaglia d’oro del Campionato mondiale di basket è stata praticamente senza storia con gli Stati Uniti che hanno battuto la Serbia 129-92, dominando dopo i primi 3 minuti nei quali lo sprint iniziale dei Serbi aveva dato vita ad un inizio di partita scioccante con gli spettatori madrileni che non credevano ai loro occhi guardando un tabellone che diceva Serbia 15 – Usa 7. Sono bastati poco più di due minuti agli uomini di coach K per infilare un 15 – 0 di parziale con le triple ed il contropiede, per chiudere di fatto una gara che al 10° vedeva la fuga del team a stelle e strisce sul 35 – 21 con gli Americani a 5/5 nelle realizzazioni da oltre l’arco.

Agli Stati Uniti è bastato spingere sull’acceleratore con Harden e Irving, che si è preso anche il premio come MVP della manifestazione, e chiudere l'area con Cousins, subentrato a Davis per problemi di falli, per scappare via ad una Serbia che ha avuto poco da Bogdanovic e da Krstic, ed in generale dalla panchina, mentre tutti gli uomini di coach K si accendevano appena uscivano dal "pino". Il primo errore degli USA nelle triple arriva solo al settimo tentativo, ma ormai la gara è segnata, con Harden e Gay che vanno a nozze, mentre Irving dimostra emblematicamente il perchè sia stato votato MVP nell’ultimo All Star Game disputato. Il vantaggio sale rapidamente oltre i 30 punti con i Serbi che iniziano a non crederci più con i loro avversari che mettono a segno 67 punti prima dell’intervallo con un ottimo 11/16 da tre punti ed i loro leader, Irving ed Harden, rispettivamente a 18 e 17 punti segnati.

Al rientro in campo le due formazioni mostrano di avere ancora voglia di giocare; gli Slavi giocano per l’orgoglio della loro Nazione e per nobilitare la medaglia d’argento, e gli Americani per confermare la loro superiorità schiacciante, fatta di nuovi record come le 45 vittorie consecutive tra Mondiali ed Olimpiadi, e chiudono con uno scarto superiore a quello medio rifilato agli avversari in questa edizione dei Mondiali, anche se non riescono a d attaccare il loro record di punti, fissato a quota 137 nella finale del 1994 quando batterono la Russia. L’unico neo è la prestazione di Danny Rose, impalpabile anche nella finale, chiusa, unico americano, a quota 0 punti, e soprattutto non apparso mai in grado, in tutto il torneo, di guidare la squadra come potrebbe con la sua classe. I due anni di stop a causa degli infortuni pesano anche per lui e coach K non a caso ha sempre affidato la bacchetta del comando ad Irving,

Il quintetto ideale è formato da Irving in play, Teodosic come guardia, Batum come ala piccola, l’esplosivo Faried come ala grande e Pau Gasol, come pivot, ma probabilmente manca un posto per l’immenso Boris Diaw, visto in questi mondiali con la Francia che ha conquistato un meritato terzo posto. Tra le Nazioni in crescita anche la Lituania, quarta, e la Grecia, che era arrivata al Mondiale solo con una wild card, mentre il flop più grande è stato quello della Spagna, esclusa nei quarti, dopo aver preparato una strada in discesa per la finale. In calo l’Argentina, senza Ginobili, e con i suoi migliori ormai avanti negli anni, in leggero rialzo il Brasile, così cose l’Australia. Buone le prove anche delle formazioni africane, anche se per un mondiale più equilibrato bisognerebbe dare più spazio alle formazioni europee. Per quanto riguarda i singoli, ottime prestazioni di Heurtel, che senza Parker, si è preso sulle spalle la regia della Francia, e di Raduljca che dopo essere stato tagliato dai Clippers, potrebbe essere richiamato da qualche altro club NBA.

Anche Bogdanovic ha dimostrato di meritarsi la chance oltreoceano, così come il croato Saric, mentre nella Francia anche Gobert può essere importante non appena messa insieme una maggiore esperienza.

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