Sport

Montella: «Con il Rijeka pensavamo alla Roma»

Federico Malerba

«La partita col Rijeka era in controllo totale, probabilmente abbiamo tutti pensato alla Roma e abbiamo abbassato l'attenzione, una cosa che a certi livelli non ti puoi permettere». Con la calma del giorno dopo Vincenzo Montella è tornato sulla rocambolesca vittoria di giovedì sera, e lo ha fatto con un'ammissione che lascia un po' interdetti: vero è che domani contro i giallorossi c'è moltissimo in palio, a cominciare dal suo futuro, ma se Cutrone non avesse cacciato via i fantasmi al terzo minuto di recupero forse la situazione sarebbe già precipitata.

«Le due sconfitte con Lazio e Sampdoria forse non ce le aspettavamo e hanno lasciato un po' di strascichi - ha continuato il tecnico a Milan Tv - magari inconsciamente abbiamo perso un po' di entusiasmo. Ma con la Roma mi aspetto una prova di temperamento, vorrei che i ragazzi ci arrivassero con più serenità e più gioia nel giocare». Stavolta non ha fatto il nome di Bonucci - che aveva prima redarguito in campo e poi difeso a spada tratta nel dopogara televisivo - ma è un fatto che in questo momento il capitano sia uno dei problemi più grossi del Milan. Ha ragione Leo, non è questione di difesa a quattro o a tre: a due mesi dal clamoroso passaggio dalla Juve al Milan è in atto una vera e propria crisi di rigetto. Da Immobile ad Acosty, passando per Lasagna e Zapata (senza dimenticare la serataccia del Bernabeu con la nazionale) il suo è stato un settembre nero.

C'è da sperare che già da domenica, che è 1° ottobre, le sue prestazioni e quelle del Milan salgano di tono. Con la Roma torneranno dal 1' Rodriguez, Biglia, Bonaventura e Suso e ripartirà l'inseguimento alla zona Champions.

Fallire l'obiettivo dopo una campagna acquisti da 160 milioni sarebbe sanguinoso ma è un'ipotesi che va comunque considerata, e per questo - secondo l'agenzia Reuters UK - il patron Yonghong Li starebbe cercando nuovi investitori sia in Cina che in Italia e allo stesso tempo lavorando per rifinanziare il debito col fondo Elliott.

Commenti