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Mourinho, scatenato dopo la vittoria in rimonta: ''La Brexit? Colpa mia''

Protagonista assoluto dopo la vittoria in rimonta, Josè Mourinho prima si lascia andare ad alcuni coloriti labiali, poi si scatena in conferenza stampa: ''Piove a Londra? La Brexit? E' colpa mia''

Mourinho, scatenato dopo la vittoria in rimonta: ''La Brexit? Colpa mia''

Josè Mourinho furioso dopo la vittoria di ieri che al momento gli salva la panchina, prima con ripetute parolacce all'uscita del campo poi con un feroce sfogo in conferenza stampa.

Dall'inferno al paradiso, incredibile rimonta del Manchester Utd, che sotto di due gol dopo appena dieci minuti contro il Newcastle di Rafa Benitez, rimonta nella ripresa con Mata, Martial ed un gol all'ultimo minuto di Alexis Sanchez.

Mourinho, in guerra aperta contro la stampa e parte dello spogliatoio, considerati i risultati scadenti di inizio stagione, è il protagonista assoluto del post partita, dopo la vittoria in rimonta che potrebbe cambiare la sua stagione. Prima si lascia andare ad alcune espressioni volgari chiaramente leggibili dal labiale: ''Andate a fanc... Figli di putt...". E ancora: "Vaffan..''. Difficile sapere i destinatari di queste sue affermazioni, forse i suoi critici o più probabilmente un semplice sfogo a causa della tensione.

Si scatena ancora quando arriva in conferenza stampa, una delle più teatrali della sua carriera: ''C'è tanta cattiveria e una chiara caccia all'uomo. Come mi diceva un amico stamattina, se domani piove a Londra è colpa mia. La Brexit è colpa mia. Io devo essere pronto per questo. Alla fine abbiamo vinto la partita credo meritatamente. C'è troppa cattiveria per qualcosa che dovrebbe essere bello''.

Non sembra in alcun modo intenzionato a mollare: ''Ho 55 anni, e anche se è la prima volta che vedo una caccia all’uomo del genere, sono in grado di gestire e convivere con queste situazioni. Alcuni ragazzi, anche se non sono le vittime di questa caccia all’uomo non la stanno gestendo bene. Hanno iniziato questa partita terrorizzati''.

E' pronto a giurare sulla professionalità dei suoi giocatori e sull'unità del gruppo, aspetto che era stato oggetto di tante discussioni: ''Sono chiacchiere ridicole, i giocatori non giocano per l’allenatore. Non sarebbero buoni professionisti, soprattutto se questo cambia. Sono professionisti, queste sono chiacchiere ridicole. Io chiedo di dare sempre tutto''.

Arriva una boccata d'ossigeno vitale per Mourinho, che almeno per il momento salva la sua panchina, tre punti importantissimi per lo Utd, che resta ancora distanziato dalla coppia di testa Liverpool-Manchester City.

Dopo la pausa snodo cruciale per i Red Devils impegnati in trasferta a Stanford Bridge contro il Chelsea di Sarri e successivamente contro la Juventus in Champions League, doppio impegno decisivo per il futuro del tecnico portoghese.

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