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Muriel regala alla Samp anche il secondo derby

Il colombiano già decisivo all'andata, si è ripetuto ieri sera. Contestazione dei tifosi genoani

Matteo Basile

nostro inviato a Genova

Un campo, novanta minuti, 11 giocatori da una parte e 11 dall'altra, un arbitro. Ma no, non è una partita come le altre. È il derby della Lanterna. Genoa contro Sampdoria ma soprattutto genoani contro sampdoriani in una sfida che dura 365 giorni nei bar, negli uffici, per strada e che in quei 90 minuti trova soltanto il suo apice. In palio c'è l'orgoglio e la supremazia di una città che vive il calcio con una passione strabordante. Vince la Sampdoria, come all'andata. Decide Muriel, come all'andata. E la Lanterna si tinge di blucerchiato. Ferrero balla in tribuna, i tifosi esplodono in gradinata mentre quelli genoani contestano la società per una stagione tribolata e senza soddisfazioni.

Sampdoria tranquillamente a metà classifica senza sogni europei, Genoa più indietro ma a distanza di sicurezza dalla zona calda. Un derby povero di obiettivi sportivi che diventa però la partita per le due tifoserie che altro non aspettano se non girare per la città con quel ghigno che solo chi ha vinto il derby può sfoggiare. Lo faranno, da stamattina, i tifosi della Samp. Merito di Muriel, un talento che finora ha difettato in continuità ma che in stagione ha regalato sprazzi di quella classe mai davvero esplosa.

Ci sarebbero tutte le premesse per una partita bella e senza troppi calcoli ma che non è una gara normale e lo sentono anche i giocatori. Squadre chiuse, grandissima attenzione alla fase difensiva e poche possibilità da gol. Primo non prenderle e allora il primo tempo scorre via placido, acceso solo da un paio di fiammate. Muriel ci prova con un diagonale da una parte, Pinilla impegna Viviano dall'altra.

La ripresa inizia diversamente. La Samp spinge con più coraggio, il Genoa ci prova con ripartenze affidate agli esterni Lazovic e Laxalt. Muriel è pericolosissimo dopo 5 minuti ma il suo sinistro scheggia solo la traversa. Pochi minuti ed è Quagliarella ad andare vicino al gol con un diagonale che sfiora il palo. La pressione blucerchiata continua, il Genoa soffre e fatica a costruire a centrocampo. E quando i minuti sono 25 proprio in fase di impostazione Ntcham perde un pallone sanguinolento, Muriel è in agguato, lo ruba, lo controlla, lo porta in aerea e lo mette all'angolino. Samp in vantaggio ma copione della gara che non cambia. Il Genoa fa una tremenda fatica a costruire azioni pericolose, la Samp ci prova ancora con uno scatenato Schick, entrato al posto di Quagliarella, che dimostra perché tutte le grandi in Italia e in Europa lo abbiano messo nel mirino. Il Genoa ci prova solo con la forza dei nervi ma Viviano soffre pochissimo, la Samp controlla con ordine e alla fine fa festa. E che festa. Perché il derby, da queste parti, non sarà mai una partita come le altre.

E vincerlo ha un sapore tutto speciale.

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