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Napoli, dopo la lite con Mancini i gay vogliono la testa di Sarri

Sono già al giudice sportivo gli atti sulle offese di Sarri a Mancini, ieri dopo Napoli-Inter

Napoli, dopo la lite con Mancini i gay vogliono la testa di Sarri

Sono già al giudice sportivo gli atti sulle offese di Sarri a Mancini, ieri dopo Napoli-Inter. Sarà con ogni probabilità proprio Tosel, che ha già in mano il rapporto degli ispettori della Procura federale con le audizioni immediate dei 2 tecnici, a valutare l’entità delle eventuali sanzioni a Sarri. Si va da una multa o una squalifica breve, in caso le frasi vengano definite "dichiarazioni lesive" fino a una squalifica di "non meno di 4 mesi" se Tosel le riterrà "frasi discriminatorie". Resta aperta la possibilità che il giudice chieda un supplemento di indagini alla procura. Intanto le parole di Sarri hanno scatenato diverse polemichye nel mondo delle associazioni per i diritti degli omosessuali.

"Sarri ci ricasca. Dopo due anni torna agli insulti omofobi, questa volta contro il tecnico dell'Inter Mancini, apostrofato come 'frocio, finocchio' al termine della partita di Coppa Italia. Come napoletano e tifoso del Napoli mi vergogno per le parole di Sarri, per cui chiediamo una sanzione esemplare. Chiediamo ad Aurelio De Laurentis e a Tavecchio di incontrarci, ci piacerebbe che il calcio lanciasse una grande campagna contro l'omofobia, uno sport così popolare non può permettersi messaggi di violenza".

Così in una nota il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo.

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