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Il Napoli con Mertens è già da Champions

Il belga la sblocca e procura il rigore del 2-0 Con il Nizza in 9 Milik non chiude la pratica

Il Napoli con Mertens è già da Champions

Marcello Di Dio

nostro inviato a Napoli

La notte ferragostana regala al Napoli sorrisi e speranze. I sorrisi arrivano da Dries Mertens, già in gran forma e subito capace di timbrare il cartellino in questa sua nuova vita da vero nueve. Le speranze sono legate a una qualificazione più vicina grazie al 2-0, anche se la gita in Costa Azzurra di martedì prossimo potrebbe essere legata all'incognita Balotelli. Ma non sono state tutte rose e fiori: la truppa di Sarri è bella ma a lungo poco equilibrata, esponendosi soprattutto nella fase centrale della gara alle ripartenze del Nizza. Alla lunga, la maggiore tecnica, le giocate del belga e la doppia (giusta) espulsione per i transalpini dà alla prima notte europea un aspetto gioioso. Mancare la qualificazione ai gironi di Champions e lasciar andare i 40 milioni di tesoretto previsti tra market pool, incassi, premio Champions e risultati sarebbe davvero un peccato.

Quasi in cinquantamila lasciano i luoghi di vacanza e popolano il San Paolo, in una Napoli nelle cui strade la fanno da padroni i tanti turisti. Gli azzurri ripartono da dove avevano finito, ovvero da Mertens, ovvero il cannoniere principe dell'ultima stagione (34 reti e 15 assist nelle tre competizioni), blindato da De Laurentiis fino al 2020 con un contratto da nove milioni lordi. Lo stesso di Insigne - suo il lancio che ha consentito il gol al belga - tanto che i due incidono sull'intero fatturato del club azzurro per il 14 per cento.

L'attaccante di Lovanio aveva già strappato applausi nell'ultimo test pre-Champions con la perla su punizione contro l'Espanyol. E ieri sera, dopo meno di un quarto d'ora, ha preso di sorpresa l'esperto difensore brasiliano Dante dribblando poi il portiere Cardinale, dando il la alla notte fortunata del Napoli. Il belga ha scoperto la vita da bomber un anno fa e non l'ha più abbandonata. Anzi con il passare del tempo è diventata una vita lussuosa e lussuriosa per il numero di gol segnati. Mertens è una certezza del gruppo, si procura il rigore trasformato da Jorginho che blinda il risultato e di fatto regala maggiori possibilità ai suoi di superare il preliminare di Champions, indigesto alle squadre italiane.

Il Nizza, ancora orfano di Balotelli e Sneijder (solo Supermario ha qualche chance di poter giocare la sfida di ritorno all'Allianz Riviera), sembra stare meglio dal punto di vista della condizione fisica (già due gare di campionato però perse) ma tecnicamente è più di un gradino sotto al Napoli. Anche se è riuscito a mettere in difficoltà il reparto centrale azzurro, reo di fare poco filtro e di non dare il giusto equilibrio alla squadra, e di creare qualche occasione (due in particolare con Koziello e Saint-Maximin).

Sarri si era affidato ai titolarissimi per il primo round della sfida che può già cambiare in positivo la storia della stagione. D'altronde il mercato estivo ai minimi termini e la conferma di quasi tutta la rosa della scorsa stagione ha l'obiettivo di dare continuità al progetto sarriano, magari con qualche risultato di prestigio. Il Napoli crea, arriva spesso dalle parti di Cardinale ma pecca talvolta di leziosismo. E se Mertens è in serata di grazia, Insigne - lancio del gol a parte - fallisce un paio di conclusioni ravvicinate dando l'impressione di aver ancora margini di miglioramento. Milik si divora il tris. E alla fine Mertens dirà: «Il due a zero è troppo poco». Il Napoli non convince appieno ma vince e con due gol di scarto, senza subirne alcuno (non male, visto che il ritorno sarà a Nizza), segno che anche il lavoro difensivo che sta svolgendo Sarri sta dando i suoi frutti.

Normale essere ottimisti per il pass europeo.

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