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Il Napoli si inceppa nel mese tabù per Sarri

In 5 partite due ko e tre pareggi. Hamsik: «Con Juve e Milan meritavamo di più»

Il Napoli si inceppa nel mese tabù per Sarri

Napoli I numeri non dicono mai bugie. Qualcosa si è inceppato nella spettacolare macchina azzurra che per otto volte di seguito (record nella storia del club) aveva vinto senza mai arrestarsi. Fino allo stop fatidico, quasi obbligatorio, un punto di non ritorno. Il Napoli dal treno che correva a mille è sceso alla stazione di Torino: poteva essere quella una sosta di servizio per poi filare dritti verso la gloria. Lo Stadium era un crocevia, lo è stato in senso negativo perché sui vagoni ad alta velocità la banda Sarri non è più risalita.Dalla sera del 13 febbraio e dalla sciagurata deviazione di Albiol il trend si è capovolto. Lo scontro diretto si è rivelato una mazzata perché da quel sabato sera il Napoli non ha più vinto. Si era presentato a Torino scortato da otto vittorie consecutive, una media punti partita di 2.33 e una media di 2.20 reti a gara. Per non parlare di Higuain: 24 centri in 24 match. A Torino è scattato il semaforo rosso: tra campionato ed Europa League si sono succedute 5 partite, con 2 sconfitte e 3 pareggi (e fuori dall'Europa). Si era a più due sui bianconeri e adesso si è scivolati a meno tre.

Le medie punti e gol a partita, comprese quelle del Pipita, sono in discesa. E' come se quel maligno sinistro di Zaza avesse avviato un processo di inevitabile declino. Dati negativi condensati nel mese di febbraio, tallone di Achille delle squadre allenate da Sarri.Detto questo, la flessione ci può stare. A Castelvolturno si fanno coraggio analizzando i report di queste ultime 5 sfide senza vittoria, compresa quella con la Juve: il Napoli non si è dimostrato mai inferiore. Ha sofferto sì a Firenze, ma ha dominato il secondo tempo. Questi dati non hanno tolto il sorriso all'allenatore e fanno essere ottimista capitàn Hamsik. «E' vero, febbraio è stato un mese pesante per noi. Eppure a Torino non meritavamo di perdere e con il Milan i tre punti ci stavano tutti. A Firenze siamo andati in affanno all'inizio ma alla fine potevamo fare il secondo gol. Vincere sabato col Chievo significa continuare a credere nello scudetto». Il calendario sulla carta diventa abbordabile. Prima delle trasferte in casa di Inter e Roma, il Napoli farà i conti con Chievo, Palermo, Genoa, Udinese e Verona: l'ultima, lunga, chance per risalire sul treno tricolore.

Juve permettendo, naturalmente.

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