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Il Napoli è stanco e pasticcia L'Atalanta corre e lo fa a pezzi

Il Napoli è stanco e pasticcia L'Atalanta corre e lo fa a pezzi

Sarà che il campo di Bergamo non porta fortuna al Napoli che da queste parti ha vinto soltanto 7 volte in 42 partite, sarà che Benitez ha tenuto in panchina Higuain, Jorginho (entrati a barca affondata), Insigne e Hamsik, probabilmente pensando all'impegno di Coppa Italia contro la Roma, sarà che Reina, Inler e Fernandez hanno commesso errori clamorosi, sarà tutto ciò che si vuole, ma il tonfo degli azzurri ha anche altre spiegazioni. Una su tutte: nel primo tempo, con l'Atalanta attenta a non concedere spazi, il Napoli ha praticato un calcio svogliato, senza nerbo, lento, con i giocatori più portati ad esibire qualche finezza stilistica piuttosto che badare al sodo, cercando cioè di creare occasioni da gol. Ovvio che i nerazzurri, peraltro costretti a sostituire Yepes, fino a quel momento uno dei migliori, con Lucchini e con Consigli acciaccato (4 punti di sutura al sopracciglio applicati nell'intervallo), abbiano controllato con estrema disinvoltura. Il patatrac per il Napoli è avvenuto in avvio di ripresa, quando Denis ha sparato dal limite rasoterra e Reina goffamente si è lasciato bucare dal pallone. Reazione del Napoli? Un cross di Pandev dal fondo e deviazione volante di Mertens a lato. Benitez ha giocato la carta Higuain ma l'Atalanta, galvanizzata dal vantaggio, ha costruito altre occasioni pericolose con Bonaventura, Moralez e Denis, fallite di un nulla. Poi Inler, fino a quel momento anonimo, con un rinvio sciagurato ha messo Denis nella condizione di infilare Reina in uscita. Non era finita: il festival degli errori partenopei offriva un'altra chicca per demerito di Fernandez che si sedeva sull'erba bagnata lasciando via libera a Moralez per il terzo sigillo. Partita finita, con i bergamaschi felici a rimettere in tasca i petardi, lasciando ai napoletani lo sfizio di rompere i timpani altrui con fragorose esplosioni (ma i controlli agli ingressi esistono ancora?).
Al termine gli azzurri sono andati a capo chino a salutare i propri supporter in curva. Pomeriggio brutto che più brutto non si può. Eppure Benitez ha detto di non essere preoccupato: «Sono solo deluso per gli errori difensivi». A lui, infatti, il primo tempo dei suoi è piaciuto: «Nella prima parte non abbiamo mai sofferto. Poi abbiamo fatto un errore ed è cambiato tutto, abbiamo visto errori che non sono normali per la nostra difesa. Ma la squadra ha fatto bene. Avessimo segnato nei primi 45' sarebbe stata una partita diversa. Quanto alla formazione, con questi giocatori abbiamo vinto altre gare. Oggi in campo erano tutti titolari». Poi il tecnico raccoglie i cocci. «Siamo dispiaciuti per questa sconfitta. Ero convinto di fare un buon secondo tempo. Ora parleremo tra noi, quando si perde così è normale andar giù di morale». Sarà pure come dice Benitez. Contento lui, contenti tutti.

Specialmente gli atalantini: «Abbiamo imposto un gran ritmo, qui è difficile per tutti - ha detto Colantuono-, ha sofferto anche la Juve».

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