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Di Natale fa cifra tonda: 400 partite, 200 gol

Il record centrato da un talento senza fine

Di Natale fa cifra tonda: 400 partite, 200 gol

«Tutto è iniziato durante la settimana di Palermo-Udinese - fa Marino -. Totò era indispensabile e io temevo che si stancasse troppo, durante gli allenamenti correva come un matto, così durante la partitella infrasettimanale decisi di schierarlo centravanti per farlo riposare, lui aveva già 32 anni, insomma dovevo utilizzarlo con cura, a una certa età ... Lo schiero centravanti e funziona, a Palermo lo confermo e ho fatto una grande scelta, apriva le difese, tecnica, fiuto del gol, tornava a centrocampo e giocava sempre per la squadra. Ricordo che non fece gol e la partita successiva mi supplicò di tornare a fare l'ala. D'accordo, gli risposi, ma dopo neppure un quarto d'ora venne da me, mi disse che avevo ragione e si rimise in mezzo all'attacco. Adesso è inutile che aggiunga altro». Un giorno Totò ha detto che è tutto merito di Pasquale Marino: «Se segno così tanto, intendo...».

Il curioso caso di Antonio Di Natale, il calciatore che più invecchia più segna, è iniziato quando aveva 17 anni a Empoli, era alto un metro e sassantasette e faceva l'ala. Ieri ha segnato il gol numero 200 in 400 presenze in serie A, adesso ha 37 anni, è sempre alto un metro e sessantasette ma gioca centravanti. In realtà di gol ne ha fatti molti di più, fra Empoli, Iperzola, Varese, Viareggio, Udinese e Nazionale siamo a 260, ma qui gli statistici s'impuntano, gente permalosissima, meglio lasciarli contare, Totò ha detto: «Balla un gol, vorrà dire che cercherò di farne uno in più, ho ancora sei mesi di tempo per decidere se continuare, sentirò cosa ne pensa la famiglia». Dicono che la sua vita s'intrecci con quella di Benjamin Button, un tipo nato vecchio che con il trascorrere degli anni diventa sempre più giovane fino a tornare nell'utero materno. È un film, ma i ricercatori della Harvard Medical School di Boston assicurano di aver scoperto il meccanismo dell'invecchiamento, lo hanno sperimentato sui topi, ha funzionato e sono pronti a partite con i test già dal prossimo anno.

Lasciassero stare i topi e facessero un salto da Totò che magari gli spiegherebbe che la vita à questa, e che poi da vecchio segna più di quand'era giovane, questione di capirla.

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