Brasile 2014

Brasile avanti solo ai rigori. Cile, che sfortuna

Al gol di Luiz replica quello di Sanchez. Nel secondo tempo supplementare traversa del Cile. Poi la lotteria dei rigori

Brasile avanti solo ai rigori. Cile, che sfortuna

Nonostante la nostra inaspettata eliminazione sia avvenuta da qualche giorno, a Brasile 2014 si inizia, solo oggi, a far sul serio. Ad aprire gli ottavi non solo un match che vede impegnati i padroni di casa, ma, probabilmente con Olanda-Messico, l'incontro più interessante di questa fase. Da un lato un Brasile non solo qualificato come primo del proprio girone e con un Neymar in grande spolvero, ma anche e soprattutto una Selecao imbattuta da ben 12 gare (11 le vittorie), ossia dal lontano 14 Agosto 2013 quando venne sconfitto, dopo il trionfo della Confederation, 1-0 in Svizzera. Dall'altro un Cile considerato come uno dei più forti di sempre: come, del resto, ha dimostrato un girone di qualificazione in cui gli uomini di Sampaoli hanno eliminato nientepopodimeno che le Furie Rosse, perdendo solo al cospetto di un'Olanda e andando sotto negli ultimi 10 minuti. Una forza oggettiva, buon rigore tattico, tanta intensità ma con l'unico neo quello di un Vidal reduce dalla recente operazione e mai sui livelli d'inizio stagione.

A leggere il match dalle statistiche non ci sarebbe quasi partita, con ben 68 precedenti, che vedono 48 affermazioni carioca, sole 7 cilene e 13 pareggi. Ancor peggio, probabilmente, se ci si limita agli incontri dei soli Mondiali. Entrambi, come oggi, relativi ad un ottavo, con l'edizione di Francia 98' con i Brasiliani a surclassare gli avversari 4-, grazie anche ad una doppietta di Ronaldo; stesso dominio 4 anni fa, in Sud Africa, quando i Verde-oro ebbero la meglio per 3-0 grazie alle reti dell'ex giallorosso Juan, Luis Fabiano e Robinho.

Squadre che cambiano ben poco rispetto alle ultime uscite. Nella Selecao, Scolari propone i suoi fedelissimi con l'eccezione di Fernandinho, tra i migliori nella gara con il Camerun, al posto di Paulinho; Cileni nella stessa formazione anti-Spagna, con Vidal, dopo un turno di pausa, ad occupare nuovamente il ruolo di suggeritore.

Brasile che parte meglio, ma è chiaro come gli uomini verde-oro, schiacciati da una pressione realmente ai massimi storici, temano una formazione rognosa come quella cilena. Primo quarto d'ora che, nonostante la pressione carioca, non vede nessuna conclusione, se non una protesta per parte in area. Prima quella cilena con Vargas leggermente ostacolato da David Luiz, intervento sul quale l'arbitro sembra aver visto bene. Qualche dubbio in più, dall'altra parte, su un inserimento di Hulk, sul quale l'attaccante dello Zenit trova l'opposizione di Isla che sembra toccarlo leggermente. Brasile ancora insidioso grazie a due calci piazzati. Sul primo di Neymar Bravo fa il suo anticipando compagni e avversari sul secondo palo, sul secondo di Hulk il neo portiere del Barcellona devia in corner, per l'angolo da cui arriverà il vantaggio iniziale. Battuta sul primo palo, spizzata e sul secondo, bravo ad aggirare Jara si fa luce David Luiz la cui deviazione insieme a quella del difensore cileno finisce in rete. Cile costretto ad uscire dal guscio, ma senza produrre particolari azioni da rete, tanto che il pareggio della Roja arriva quasi a sorpresa. Rimessa laterale di Marcelo con Hulk che sulla battuta tocca male indietro, palla recuperata da Edu vargas, bravo di prima a mettere dentro per l'inserimento di Sanchez, il cui diagonale trova impreparato Julio Cesar. Goal del Nino Maravilla favorito dalla distrazione collettiva della difesa verdeoro fattasi cogliere impreparata da una palla persa nelle vicinanze della propria area.

Brasile che, dopo un primo momento di shock, reagisce immediatamente con il suo uomo migliore. Nell'azione manovrata dei Brasiliani, cross dalla destra su cui Neymar sta per irrompere di testa, ostacolato da un difensore che fa carambolare il pallone vicino al montante. Sul corner mischione fantozziano con Bravo a passeggio in area, ma la difesa della Roja riesce ad allontanare. Quattro minuti e padroni di casa, nuovamente vicini al vantaggio. Lancio per l'erede designato di Pelè bravissimo a stoppare, mettendosi con il corpo davanti al proprio marcatore, il fuoriclasse catalano rientra, trovando l'intervento alla disperata di Mena, con pallone che schizza su Fred che, da non più di un paio di metri, spreca, alzando sulla traversa. Tempo di assistere ad un lancio per Vidal in leggero off-side ma sempre complice una difesa verde-oro rivedibile, che Bravo è costretto alla bella deviazione su un siluro di Dani Alves dai 30 metri. Meglio il Brasile, ma gli ultimi secondi rendono ancor più chiaro, se ce ne fosse il bisogno, perchè questo Cile debba fare paura. Ripartenza veloce, Sanchez per Charles Aránguiz, contratto all'ultimo e alla disperata, ad un passo dall'ex portiere nerazzurro, dall'intervento dei difensori di casa.

Brasile che vincerebbe ai punti, ma pareggio che ci sta. padroni di casa nel secondo tempo chiamati a sbrigare la pratica cilena e a gestire la pressione di un intero Paese; squadra di Sanpaoli che, al contrario, riuscendo a tenere il risultato, con il passare dei minuti, complice la prevedibile ansia verde-oro in crescendo, potrebbe trovare inattesi spazi. Vidal utile ma ben lontano dagli standard bianconeri, per Fred, nonostante la rete dello scorso match, la solita prestazione mediocre come sulla stessa lunghezza d'onda quella di Hulk. Peggio di tutti, però, fa oscar, veramente impalpabile

Si ricomincia con gli stessi 22 e a rompere gli indugi ci pensa Fernandinho con una conclusione dai 25 metri di poco larga. Brasile in rete al 54' con Hulk, ma, dopo l'iniziale esultanza, per il bomber cartellino giallo e goal annullato per un tocco di mano che l'arbitro è bravo a ravvisare. Tempo per Scolari di sostituire un fischiatissimo Fred con Jo (qualche minuto prima l'ingresso di Gutierrez per Vargas) che il Cile va vicinissimo al raddoppio. Incursione dei Rossi sulla destra con Isla, innescato da Vidal, pallone indietro e a rimorchio arriva Aránguiz, la cui botta immediata trova la respinta decisiva di Julio Cesar. L'impressione è quella di un Cile meglio messo in campo tatticamente; per il Brasile, spenta la lampada di Neymar, pericolosità offensiva molto limitata. Scolari tenta di scuotere i suoi con l'innesto di Ramires per un discreto Fernandinho. Tensione intanto che sale proporzionalmente al trascorrere del cronometro. Anche il Cile sembra calare fisicamente e il Brasile, ritrovatosi sul piano del coraggio, ad un quarto d'ora dal termine, crea tre buone occasioni in una decina di minuti. La prima è con Jo, in leggero ritardo su un buon traversone, forse, sporcato da un difensore; poi è Neymar all'82' a concludere di testa per l'agevole parata di Bravo, estremo cileno che si supera, solo un centinaio di secondi dopo, su una terrificante botta di Hulk, caparbio nel farsi spazio in area. Vidal stremato e, a 2 minuti dal termine, è il Cagliaritano Pinilla a prenderne il posto. Cile che chiude la frazione in forcing, al cospetto di un Brasile intimorito che non pensava, a pochi di minuti dal termine dell'incontro di essere costretto ai supplementari. 1-1 e squadre attese da un'altra mezz'ora di passione.

Parte bene il Brasile con Hulk bravo a fuggire sulla fascia e guadagnare un buon calcio piazzato, che Neymar spara in mezzo per il primo corner del supplementare. Poi l'imbeccata è per Jo, anticipato dall'uscita di Bravo che rimane anche a terra. Cile che non riesce più a difendere alto e Brasile a premere forte per l'intero primo tempo. Complice la logica stanchezza, però, solo 2 le occasioni sul taccuino a favore degli uomini di Scolari, un colpo di testa di Oscar troppo docile e l'ennesima botta di Hulk, andato in crescendo con il trascorrere della gara, con Bravo costretto alla risposta di pugni.

Secondo tempo supplementare che si apre per il Brasile con l'ingresso di Willian per un Oscar deludente. Subito corner per i padroni di casa con Jo, sulla battuta, a trovare il pallone sul primo palo, spedendo alto. Cambio anche per Sanpaoli che inserisce Rojas per uno straordinario Medel. costretto dai crampi alla resa. Brasile in avanti, Cile ormai solo a difesa dei calci di rigori. Pressione verde-oro ma il fortino cileno tiene e addirittura dopo un supplementare di sofferenza, all'ultimo secondo Pinilla coglie una clamorosa traversa. Rilancio del portiere e il Cagliaritano, dopo aver stoppato, ottiene un passaggio di ritorno da Sanchez, e aggirato il suo marcatore coglie il montante a Julio Cesar battuto. Dall'altro lato Verde-oro che replicano con una conclusione di Ramires controllata da Bravo. Ultima emozione di un incontro di passione prima dell'epilogo dagli 11 metri.

Primo rigore per David Luiz, Bravo spiazzato per l'2-1.
Per il Cile Pinilla contro cesar, tiro troppo centrale e risposta facile dell'ex etremo nerazzurro. Sempre 2-1
Tocca Willian, Bravo spiazzato ma pallone fuori. 2-1.
Rigore per il Nno maravilla, conclusione sulla destra di Cesar, troppo poco angolato e il portiere respinge ancora 2-1
Sul pallone marcelo, Bravo tocca ma pallone dentro, 3-1 Brasile
Primo goal cileno con arranguiz, botta da paura e la Roja accorcia 3-2
Sul pallone Hulk, botta centrale e Bravo risponde 3-2 per una aprtita che sembra non voler terminare
Quarto rigore e bravo diaz a spiazzare il portiere brasiliano. Si torna in parità 3-3
Ultimo rigore e il 23enne Neymar spiazza il portiere cileno 4-3
Decimo rigore sul pallone Jara e palo pieno.

Brasile avanti e Cile fuori a testa altissima con il destino della squadra di Sanpaoli che si ferma su due legni.

Al 120' sul bolide di Pinilla, dopo ai rigori sul decimo penalty di Jara che incoccia sul montante destro, ma il Dio pallone ha voluto così.

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