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Nella faccia violenta del derby spunta pure una bomba carta

Sassi degli ultrà granata contro il pullman della Juventus I bianconeri fanno esplodere un ordigno: 11 feriti, 5 arresti

Nella faccia violenta del derby spunta pure una bomba carta

TorinoL'inizio non era stato dei più promettenti. Il prosieguo è stato anche peggio. Perché il derby di Torino è stato caratterizzato da incidenti avvenuti prima, durante e dopo il match: i più gravi dentro lo stadio Olimpico, con tanti saluti ai (presunti) controlli.

Pochi minuti dopo l'ingresso delle due squadre in campo, infatti, dallo spicchio dedicato ai supporter bianconeri partiva una bomba carta finita nelle prime file della curva Primavera, piena di tifosi del Toro.

Tanto spavento, una decina di persone ferite, battaglia cominciata e durata una ventina di minuti: le opposte fazioni - divise da opportuna e solida recinzione - non venivano a contatto, ma a quel punto si intensificavano i lanci di petardi mentre lo speaker paventava la sospensione del match.

Nel tardo pomeriggio, dopo il timore che un paio di persone fossero in gravi condizioni, il bilancio diventava più rassicurante pur nella sua follia: undici feriti, tutti di fede granata, trasportati alcuni all'ospedale Cto e altri al Mauriziano. Nella prima struttura ne venivano trattenuti due per accertamenti: uno con un trauma a un orecchio a causa dell'esplosione della bomba carta, l'altro (una ragazza) con alcune bruciature ai polpacci dopo essere stata colpita dalle schegge dei seggiolini esplosi.

Il tifoso ricoverato al Mauriziano avrebbe invece inalato fumo. Dalla Questura arrivava inoltre la notizia di tre arresti (due juventini e un granata) a causa del lancio di bombe carta, fumogeni e altri oggetti all'interno dello stadio: altri due erano stati invece arrestati per gli incidenti prima della partita, compreso il lancio di sassi contro il pullman della Juve quando lo stesso stava per entrare dentro l'impianto.

La follia era in effetti già cominciata intorno alle ore 13,30: sassaiola contro il mezzo che trasportava Buffon e compagni, un vetro sulla fiancata sinistra andato in pezzi senza che fortunatamente si rompesse il secondo, visto che da qualche anno il mezzo è dotato di una doppia protezione. «Ci sono sempre attacchi contro di noi, è normale che questa sia la conseguenza - il commento di Marotta -. Si è trattato di una grave violenza purtroppo preventivabile, frutto anche del lavoro di alcuni editorialisti che spesso ci danno contro. Basta leggere un pezzo uscito oggi (ieri, ndr) su un autorevole quotidiano sportivo in cui veniamo tacciati di essere ladri: il che la dice lunga su quanto poi accaduto».

Riferimento a un pezzo (ironico) scritto sulla Gazzetta dello Sport a firma Gianpaolo Ormezzano, noto tifoso del Toro secondo cui negli ultimi giorni «la Signora prestigiatrice ha fatto comparire un rigore a suo favore a Torino contro il Monaco, usando un non fallo fuori area. Si pensi a come la stessa Signora, prestigiatrice in trasferta, ha fatto scomparire un chiaro rigore commesso dai suoi nel Principato. Il tutto fra il silenzio/assenso, parente stretto della omertà di tanti piccoli allineati con le fortune dei forti».

Sulla giornata si sono infine espressi anche il presidente della Federazione Tavecchio e il Ministro degli Interni Alfano. «Lanciare una bomba carta è un atto eversivo e premeditato - il parere del primo -. Ci vogliono sanzioni penali di massimo livello». «Nessuna clemenza verso i nemici dello sport - ha aggiunto Alfano - che vorrebbero rovinare una passione allontanando le famiglie, la gente e gli sportivi dagli stadi».

E la Juve inserata ha condannato sul proprio sito «ogni forma di violenza, proveniente dai propri tifosi o da quelli avversari».

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