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Nibali rischia di non correre per colpa dei misteri Astana

Non convince la politica antidoping della squadra. L'Uci ha chiesto di togliere la licenza ai kazaki

Nibali rischia di non correre per colpa dei misteri Astana

Li vogliono fermare: Nibali e Aru. Non vogliono farli correre nella serie A del ciclismo e sbatterli nel maremagnum di quei team che per correre le più grandi corse del mondo devono aspettare l'invito da parte degli organizzatori.

Non è una bella situazione per Vincenzo Nibali & C. Sul banco degli imputati e sotto la lente d'ingrandimento c'è la sua squadra, l'Astana, il team kazako che già a dicembre aveva rischiato grosso ottenendo una licenza con riserva. Ora ci sarebbero elementi nuovi, così l'Uci ha chiesto alla Commissione di riesaminare di nuovo il caso Astana e di escludere il team kazako dal World Tour, una sorta di Champions Legue per le squadre di ciclismo. La notizia, clamorosa, è rimbalzata ieri mattina dalle colonne de L'Equipe e successivamente confermata da una nota ufficiale dell'Uci. Ma andiamo con ordine. Già a dicembre dello scorso anno il team diretto da Alexander Vinokourov era finito sul banco degli imputati ed era stata messa in dubbio la licenza a causa di cinque casi doping che nel 2014 avevano coinvolto due corridori della formazione maggiore (i fratelli Maxim e Valentin Iglinskiy, ndr) e tre del vivaio giovanile. Sullo sfondo, neanche tanto marginalmente, l'inchiesta di Padova: quella che ha reso noti i legami tra il dottor "Mito" Michele Ferrari, Lance Armstrong e l'attuale team manager del team kazako, Vinokourov. Alla fine, dopo un'attenta discussione, è arrivato il via libera, pur sottolineando come la squadra rimanesse sotto osservazione, affidando un audit all'Istituto di Scienza dello Sport dell'Università di Losanna.

E i problemi arriverebbero proprio da questo rapporto. Sempre secondo L'Equipe , sarebbero emerse diverse contraddizioni intorno alla politica antidoping della squadra. Cosa può succedere a questo punto? Intanto bisogna aspettare di vedere cosa deciderà di fare la Commissione delle Licenze. Se confermerà o meno la licenza al team. Nel caso gli fosse revocata, l'Astana potrebbe fare ricorso al Tas, il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, che investito di un ricorso di urgenza potrebbe pronunciarsi non prima di fine marzo. Oltre a Vincenzo Nibali e Fabio Aru, nell'Astana militano anche altri otto corridori italiani e italiana è anche una parte importante dello staff. Se il Tas decidesse di dare ragione al team, tutto sarebbe risolto. Contrariamente, la formazione kazaka potrebbe anche decidere di lasciare il ciclismo, come già minacciato a dicembre. E Nibali, Aru e compagnia pedalante si troverebbero a piedi. In questa fase della stagione, con organici già al completo e budget chiusi (solo Nibali percepisce più di 4 milioni di euro a stagione, ndr), anche per fuoriclasse di questo calibro non sarebbe assolutamente facile trovare una nuova sistemazione.

Soprattutto a determinate cifre.

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