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Nibali sugli Appennini testa Valverde e Landa

Si riparte con Brambilla in rosa. Secondo arrivo in salita. E dopo la sosta c'è sempre qualche sorpresa...

Campi Bisenzio È considerata un antipasto delle grandi montagne, ma la tappa di oggi potrebbe rimanere sullo stomaco a molti. Bisognerà vedere come è stata smaltita la sbornia del Chianti e, soprattutto, il giorno di riposo che spessissimo fa danni quanto una tappa dolomitica.

Da Campi Bisenzio a Sestola: 219 chilometri da percorrere senza un metro di pianura e ben quattro gran premi della montagna. La decima tappa del Giro propone il secondo arrivo in quota di questa edizione, dopo quello di Roccaraso che è risultato particolarmente indigesto al nostro Vincenzo Nibali. Oggi il siciliano - che è quinto nella generale a 53 dalla maglia rosa Gianluca Brambilla (2° Jungels a 1, 3° Amador a 32, 4° Kruijswijk a 51) cercherà in qualche modo di mettere alle corde i suoi diretti avversari, ad incominciare dagli spagnoli Alejandro Valverde e Mikel Landa, che dalla crono del Chianti sono usciti certamente rinfrancati. Spesso, nella storia del ciclismo, gli Appennini hanno fatto più male delle Alpi: guai a prendere questa tappa sotto gamba.

PAS

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