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Niente estorsione, c'è l'archiviazione per Claudio Lotito

Finisce così il caso della telefonata registrata tra il presidente della Lazio e il dirigente dell'Ischia Iodice in cui, tra le altre cose, si augurò che Carpi e Frosinone non salissero mai in A

Niente estorsione, c'è l'archiviazione per Claudio Lotito

Claudio Lotito non tentò di estorcere consenso al direttore sportivo dell’Ischia che, nel 2015, lo “intercettò” durante una telefonata – poi pubblicata – che fece scalpore nel mondo del calcio per le pesanti critiche a un’eventuale promozione in serie A di Carpi e Frosinone. Si chiude con l'archiviazione il caso che aveva alzato un grosso polverone nel mondo del calcio italiano.

La Procura di Napoli ha chiesto l’archiviazione, ottenendola, delle accuse rivolte al presidente della Lazio e co-patron della Salernitana, club di serie B che all’epoca dei fatti militava in Lega Pro. Proprio in questa veste Lotito aveva avuto contatti con Pino Iodice, allora direttore sportivo dell’Ischia. Il dirigente della squadra isolana aveva denunciato che Lotito gli avrebbe fatto pressioni per indurlo a schierarsi a sostegno della dirigenza dell’associazione di Lega Pro, e in particolare a sostegno del massimo dirigente Macalli, dopo aver abbozzato una sorta di “ribellione”. In quella telefonata, che risale al gennaio 2015 e che Iodice registrò e poi diffuse alla stampa, Claudio Lotito parlava dell'ipotesi di una riorganizzazione della terza serie ma, soprattutto, si lanciò in improvvide valutazioni circa la possibilità che due piccoli club come Carpi e Frosinone potessero raggiungere il traguardo della promozione in serie A.

Per il presidente della Lazio quella sarebbe stata una iattura: il bacino d’utenza troppo piccolo delle due squadre, opinò, avrebbe fatto perdere fascino alla Serie A e, di conseguenza, appeal commerciale. Con il risultato di un impoverimento generale di tutti.

Quella notizia si diffuse in un lampo, insieme alle proteste delle tifoserie delle squadre direttamente interessate e delle curve di mezza Italia. Contestualmente all’inchiesta ordinaria, conclusasi ieri con l’archiviazione per Lotito, venne aperto anche un fascicolo dal procuratore sportivo Palazzi.

Anche l’inchiesta federale, però, è andata archiviata dato che nel luglio dello stesso 2015, quando Stefano Palazzi decise di non promuovere alcun deferimento per Claudio Lotito.

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