Sochi 2014

Malagò: "Non mi accontento. Nel 2018 voglio ori e 10-13 medaglie"

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Mancano all'appello tre settori. Il pattinaggio di velocità, il bob e lo skeleton: sport in cui non abbiamo fatto tutto quello che ci si aspettava"

Malagò: "Non mi accontento. Nel 2018 voglio ori e 10-13 medaglie"

Il "liberi tutti" arriva a metà pomeriggio, ma c'è chi ha già voglia di rilanciare, dopo 8 medaglie e nessuna d'oro: «Sono sempre stato chiaro su quelle che erano le mie previsioni sui risultati che avremmo potuto conseguire. Non mi accontento, ma sono soddisfatto. L'Italia in Corea, nel 2018, deve prendere da 10 a 13 medaglie, ma con una diversa ripartizione degli ori, che dovranno essere tre o quattro», ha spiegato il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Che non fa sconti: «Mancano all'appello tre settori. Il pattinaggio di velocità, il bob e lo skeleton: sport in cui non abbiamo fatto tutto quello che ci si aspettava».

Anche sulla mancanza del metallo più prezioso nel palmares olimpico, Malagò non ha dubbi: «Hanno inciso fortuna e casualità, ma dobbiamo migliorare». Il n°1 Coni ha poi ricordato che in un anno di mandato ha cambiato tre presidenti del consiglio, ritrovandosi ora anche senza un ministero.

Intanto entrambe le federazioni, Fisi e Fisg, Federsci e Federghiaccio si avviano al rinnovo la prossima primavera. E fioccano le prime candidature: nella Fisi si ricandiderà il presidente Flavio Roda che punta solo su chi ha davvero ambizione di medaglia. «Ma se esiste una qualifica, non andremo a togliere un sogno ad un atleta». Anche sul Fondo le idee di Roda sono chiare: «Voglio ascoltare i ragazzi: sicuramente se vincessimo quanto litighiamo!», ha provato a chiudere con una battuta. E potrebbe essere una fondista a prendere il suo posto.

Manuela Di Centa, già delegata Coni, scenderà in campo: «Se non ci provassi, sarebbe come se mi lavassi le mani dopo tutte le mie esperienze sportive e professionali».

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