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Con o senza Higuain niente scherzi

Con o senza Higuain  niente scherzi

La Champions compie venticinque anni. Nel '91 venne creata, nel '92 trovò logo e inno, oggi non è più uguale a se stessa, manca il protagonista grandioso di quei tempi, dico il Milan, così come l'Inter eliminatasi da sola e il Manchester United con il Chelsea, vittime dei propri errori. E' la Champions della Juventus e del Napoli, le sole rimaste dopo la beffa romanista. La sfida è grossa, il Real Madrid su tutte, poi le solite superbe, Barcellona, Atletico, Bayern, Paris Saint Germain, il City, c'è anche il Leicester che sta già pagando gli interessi della scorsa fantastica stagione e il Tottenham che può essere la squadra sorpresa (si fa per dire).

Il Napoli apre a Kiev e l'ultima sua apparizione europea coincise con il pareggio interno, in Europa League, contro gli spagnoli del Villarreal. A Sarri non riuscì la remontada dopo la sconfitta per un solo gol dell'andata, nemmeno la presenza di Higuain bastò al Napoli per proseguire l'avventura, snobbata dal presidente De Laurentiis.

Ho ricordato apposta Higuain per chiarire un equivoco: si dice e si scrive che, con l'acquisto dell'argentino, la Juventus punti decisamente alla conquista della coppa. Ora l'almanacco non conferma: Gonzalo Higuain non ha mai vinto un trofeo internazionale, né con il Real Madrid, né con il Napoli. Dunque si gioca senza pensare al mercato e ai valori sproporzionati. Il Napoli dei senza Higuain ricomincia da Kiev, la Dinamo di Rebrov è quasi tutta indigena, non è il caso, per questo, di presentarsi con il pennacchio. Così come la Juventus straforte in Italia sa bene che il Siviglia ha vinto tre Eurocoppe e una di queste proprio in finale nello stadio torinese. Champions piena di denari, questo è il suo fascino moderno che supera ormai la storia antica fatta di sfide memorabili. L'Uefa è la banca che garantisce bilanci più equilibrati. L'Uefa che domani ad Atene eleggerà il suo nuovo presidente, con ogni probabilità l'avvocato sloveno Ceferin sull'olandese Van Praag. Michel Platini riapparirà ufficialmente in pubblico per un saluto di congedo ai rappresentanti delle federazioni che lo hanno votato per tre volte alla massima dirigenza. Il comitato etico della Fifa ha concesso al francese l'autorizzazione al discorso di addio.

Presumo di arrivederci.

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