Oggi ancora Szczesny, il capitano può attendere

Torino - Buffon stasera ci sarà, ma il match contro il Chievo lo guarderà dalla panchina. Il suo posto tra i pali lo ritroverà martedì, a Bergamo contro l'Atalanta in Coppa Italia: nessun oltraggio alla leggenda, semplicemente un rientro graduale dopo il guaio a un polpaccio accusato lo scorso 1 dicembre contro il Napoli. «In questo momento la priorità è rientrare, riprendersi il posto da titolare e pensare a fare il giocatore fino a fine anno così Allegri - Poi, si vedrà. Gigi sta facendo delle riflessioni ma smettere, anche se non è semplice specie per i grandi campioni, fa parte della vita. Bisogna accettarlo. E capire che dopo il calcio giocato ci sono altri 40 anni per fare grandi cose». Dopo di che, il Buffon sano sarà ancora titolare: nessun dubbio: «Questo riposo secondo me gli ha fatto bene, perché lo ha rigenerato dopo la batosta del mancato sesto Mondiale. Tra qualche mese deciderà, ma le riflessioni le facciamo tutti, tutti i giorni».

Testa sul pezzo, comunque. Dove il pezzo è il Chievo, che ha raccolto solo due punti nelle ultime sette partite di campionato ma che non per questo lascia tranquillo Allegri: «Tutte le volte in cui ha preso diversi gol ha poi sempre disputato un ottimo incontro: dopo due brutte sconfitte, ha fatto 0-0 sia contro la Roma che contro il Napoli». Meglio stare attenti, insomma. Con Higuain a secco da oltre 600' («non ha bisogno di alcuna sveglia: si sacrifica, lavora e gioca per la squadra»), ovviamente senza Dybala e il solito accento posto sul modo in cui gioca la Signora: «Le nostre caratteristiche sono diverse da quelle di Napoli, Roma, Inter, Real Madrid o Tottenham. Il Napoli è tutto tranne che una squadra fisica e gioca per forza di cose un calcio differente dal nostro. Quest'anno, oltre al bel gioco, stanno facendo anche ottimi risultati.

Credo non abbia mai vinto per quattro volte 1-0 nelle prime venti partite: spero non imparino troppo velocemente come si fa».