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Ovazione per Rocca E re Costantino finisce in lacrime

MonzaFa strano vedere piangere sul green. Fa strano che le lacrime di commozione, accendano il pubblico, che si accalca sul green della buca 18, per rendere i massimi onori al primo grande campione di golf che l'Italia abbia mai potuto vantare, esportare e imporre all'estero: Costantino Rocca. È l'ultimo Open d'Italia di Rocca "la Roccia", come l'avevamo soprannominato, su queste stesse colonne oltre vent'anni fa, quando Costantino cominciò a centrare un successo dopo l'altro. L'emozione più grande, provata in tutti questi anni? «Quella di oggi - ci risponde mentre si asciuga le lacrime - quella di sentirmi abbracciare da tutta questa gente che mi aspettava a conclusione del torneo. Non ce l'ho proprio fatta a non piangere». La vita da "pro" di Rocca scorre qui nel Parco di Monza come un gran bel film: dalla vittoria al Pga Championship alla partecipazione, primo italiano nella storia, alla Ryder Cup come team member della squadra europea che sconfisse gli States. Le sue foto che si alzano al suo arrivo alla 18, il suo nome scandito come fossimo in uno stadio, e lui che risponde alzando il cappellino e applaudendo. Cinquantotto anni, 5 vittorie nell'European Tour, ma ancora più storici il suo secondo posto al British Open 1995 sull'Old Course di St. Andrews, il tempio del golf; e la sua vittoria durante la Ryder Cup, nel singolo contro il "mostro" Tiger Woods nell'edizione del 1997 in Spagna.

Intanto la classifica a chiusura del secondo giorno porta in vetta lo svedese Fahrbring con 131 colpi (67-64) assieme con il danese Bjerregard (66-65).

Primo degli italiani, Andrea Perrino, 7°.

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