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Park Tennis Club Genova, il presidente Ceppellini: "Stremato ma felice"

Filippo Ceppellini, Presidente del Park Tennis Club Genova, ha commentato la vittoria del titolo dei suoi ragazzi contro il Forte dei Marmi

Park Tennis Club Genova, il presidente Ceppellini: "Stremato ma felice"

Il Park Tennis Club Genova ha conquistato la sua prima Serie A1 maschile. I liguri hanno sconfitto con il punteggio di 4-2 il Forte dei Marmi, detentore del titolo e Filippo Ceppellini, Presidente del Park, emozionato e felice ha commentato la vittoria di questo titolo in esclusiva per IlGiornale.it: “Sono stremato ma felice, è stata una due giorni difficile ed intensa ma alla fine è stato bellissimo. I nostri atleti si sono impegnati al massimo ed hanno conquistato un titolo che mancava nella nostra bacheca. Sono contento perché nonostante il tennis sia uno sport individuale noi abbiamo costruito il successo e vinto grazie al collettivo".

Avete avuto la meglio dei detentori del titolo, questo è motivo di grande orgoglio
"Sì, è stata dura batterli, anche se pure noi eravamo tra le squadre favorite. Abbiamo impostato una squadra giovane accomunata da un grande senso di appartenenza verso il circolo. In questi due giorni siamo stati tutti tifosi e ultras, come testimonia la mia voce (sorride; ndr)”.

Giannessi è stato uno dei migliori, cosa ne pensa?
"Giannessi ha giocato in maniera fantastica, ha disputato un match alla pari con Lorenzi, numero uno del tennis maschile e numero 40 della classifica ATP, e poi ha vinto il doppio con Mager contro lo stesso Lorenzi e Volandri, ex numero uno del tennis italiano, che ci ha consegnato il titolo. Tra l'altro è anche in odore di convocazione per la Coppa Davis...Devo ammettere, però, che tutti sono stati all'altezza e molto bravi: Arnaboldi è stato bravissimo contro Volandri, Nielsen ha giocato su livelli molto alti e non dimentichiamoci che ha vinto il doppio di Wimbledon nel 2012…".

Il Park Tennis Club Genova ha dimostrato di avere dei grandi valori, qual è l’obiettivo della prossima stagione?
"Per ora godiamoci a pieno questa grande vittoria, faremo una piccola festa privata con i soci e i tifosi e in un secondo momento, dopo le feste di Natale, ne faremo un’altra. Con l’anno nuovo invece vogliamo riordinare le idee e cercheremo di capire come saranno le nuove regole in termini di vivaio. Il nostro obiettivo è quello di dare la possibilità di giocare a tennis a chi lo vuole fare a scopo non agonistico ma vogliamo anche cercare di formare dei tennisti fatti in casa".

Il movimento del tennis italiano è in difficoltà ormai da diversi anni, secondo lei qual è il problema e cosa si può fare per porre rimedio?
“Diversi tennisti italiani come Fognini, che ad esempio è tesserato con noi ma che quest’anno non ha potuto giocare, si allenano all’estero perché le strutture sono migliori rispetto a quelle che trovano in Italia.

La Federazione dovrebbe cercare di capire che c’è un problema a livello strutturale, ci vuole una politica coordinata a livello federale e bisogna capire che il tecnico e il dirigente hanno due ruoli distinti e separati”.

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