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Piaggio compie 130 anni e prepara la svolta elettrica

Prima «scossa» nel 2018 con la Vespa, quindi un due ruote per la Cina. Colaninno e la sfida della mobilità

Milano Due compleanni importanti per Piaggio: il primo riguarda il marchio di Pontedera, lo stesso che ha generato il mito Vespa (130 anni). Il secondo è legato al presidente e amministratore delegato Roberto Colaninno che, il prossimo settembre, spegne le sue prime 14 candeline alla guida del gruppo motociclistico. E quando gli chiediamo qual è il suo ricordo più bello da quando è salito in sella alla Vespa, Colaninno, emozionato, risponde: «Aver passato ormai quasi 14 anni alla guida di questo gruppo. E per quel che mi riguarda - aggiunge - Piaggio resterà indipendente». Tanti i progetti in cantiere. Il più immediato riguarda la produzione e la vendita della Vespa elettrica, scooter che darà sicuramente un forte impulso allo sviluppo del mercato dei veicoli con due ruote a emissioni zero. Colaninno precisa: «Arriverà nei primi mesi del 2018, è un oggetto straordinario che lanceremo in tutto il mondo».

Il presidente, durante le celebrazioni per i 130 anni di Piaggio, ha quindi virato sulla Cina, oggetto delle attenzioni del gruppo. Il «Progetto Cina» è in via di definizione e riguarda la produzione di un mezzo su due ruote elettrico, quindi su misura per le esigenze green di quel mercato. «Prima di saperne di più ci vorrà almeno un anno - precisa Colaninno -; dobbiamo trovare gli uomini, studiare le varie strategie, vedere quanti quattrini serviranno e, soprattutto, verificare se sapremo presentare un prodotto che questo mercato saprà assorbire». Per Colaninno la vera sfida che il settore è chiamato ad affrontare è quella di permettere alle persone di muoversi in un futuro caratterizzato dall'aumento esponenziale degli abitanti delle megalopoli e delle aree metropolitane cinesi, come Shanghai e Hong-Kong. «Quando a spostarsi sono 80 o 130 milioni di persone cosa succederà? - si chiede il presidente di Piaggio -. Muoversi senza inquinare, comunicando e affrontando la vita sociale: tutto questo dovrà essere consentito grazie allo sviluppo di prodotti diversi». E Piaggio è già nel futuro, visto che l'unità di tecnologia avanzata Fast Forward, con sede a Boston, negli Stati Uniti, ha progettato Gita, un robot da trasporto che si muove autonomamente: questa ruota viaggiante, al cui interno possono essere riposti pacchetti e le buste della spesa, segue (alla distanza voluta) come un cagnolino la persona, ma può raggiungere anche i 30 chilometri orari. «I miei nipoti hanno subito imparato a usarlo», l'esempio tangibile portato da Colaninno per dimostrare come i giovani abbiano un'incredibile dimestichezza con tutte le nuove tecnologie.

«Piaggio - ha aggiunto - è un'impresa che in Italia ha dimostrato capacità di innovare i prodotti in modo impensabile per il nostro Paese». E il volume FuturPiaggio, dedicato ai primi 130 anni della Casa di Pontedera, curato da Jeffrey Schnapp, docente di Harvard e amministratore delegato di Piaggio Fast Forward, racconta l'epopea del marchio e le invenzioni dei veicoli più importanti, come la Vespa. «Il libro è la sintesi di quello che è Piaggio - ha spiegato Colaninno -: la testimonianza di un'impresa e degli uomini che ci hanno lavorato, del fatto che siamo un grande Paese capace di fare cose straordinarie. Abbiamo inventato l'elicottero, e il brevetto fu poi ceduto, la littorina, un'auto che fu antesignana della 500, abbiamo disegnato aerei e naturalmente la Vespa. Noi abbiamo raccolto il testimone di questa storia. E ora dobbiamo portarlo avanti».

PBon

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