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Del Piero promuove Dybala: "Pronto per avere la maglia numero 10"

Del Piero ha promosso anche il possibile acquisto di Bernardeschi: "Sarebbe un bel colpo per tutti e due. Ha grandi attitudini. Ha dimostrato grandi qualità"

Del Piero promuove Dybala: "Pronto per avere la maglia numero 10"

Alessandro Del Piero ha scritto pagine importanti nella storia della Juventus. In 19 stagioni Pinturicchio ha fatto innamorare milioni di tifosi bianconeri e non solo. Con la Vecchia Signora ha messo collezionato 705 presenze e 290 reti ed ha vinto tutto: 6 Scudetti, una Coppa Italia, 4 Supercoppe Italiane, una Champions League, una Coppa Intercontinentale una Supercoppa Europea. Ai microfoni della Stampa, Del Piero ha parlato del fatto che nessuno alla Juventus abbia la maglia numero 10: "Fa uno strano effetto non vedere quella maglia, anche se oggi il mondo è cambiato tanto. Il 10 della Juve resta pesante e importante: non solo per me, ma per Sivori, Platini, Baggio. Mi farebbe piacere se l’avesse Dybala, ma è contento del 21, che è un altro numero con una storia, alla Juve".

Del Piero ha poi parlato di Bernardeschi, del mercato e delle concorrenti nella corsa allo Scudetto: "Bernardeschi? Sarebbe un bel colpo per tutti e due. Ha grandi attitudini. È un ragazzo che ha già dimostrato di avere grandissime qualità e la Juve è sempre stato un ambiente molto aperto. Anche se difficile, impegnativo, di grandi responsabilità, dove devi tendere a sbagliare non tanto, ma pochino. La Juve è una squadra fortissima, ma ha dei giocatori che fra poco saranno a un passaggio importante e quindi è giusto investire sui giovani. Anche se per inserirti nella Juve devi essere bravo bravo e avere un po’ di tempo. A fine mercato la Juve sarà davanti a tutti e lo dico su quello che è il passato: cioè i campionati vinti e il non cambiare tanto, perché è già molto forte. L’ha dimostrato l’anno scorso, anche se dal primo giorno di ritiro si volta pagina e loro sono i primi a sapere che dovranno sudare ancora di più.

Da altre parti sta crescendo una consapevolezza diversa, soprattutto in Milan e Inter: probabilmente, il prossimo anno ci sarà più battaglia".

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