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Pioli lancia l'Inter: «Noi forti come la Roma Voglio restare tre anni»

Matteo Basile

nostro inviato ad Appiano Gentile

Una sfida decisiva per la Champions League ma anche il derby delle ossessioni. Luciano Spalletti si è da tempo esposto, palesando la sua ossessione per la vittoria. Stefano Pioli lo ha fatto ieri in conferenza stampa. «Ossessione Champions? La nostra ossessione è dare il massimo, quando dai il massimo puoi essere soddisfatto». Che poi non è un pensiero tanto diverso da quello dell'allenatore romanista. Perché alla fine, quel che conta è il risultato e Pioli sa bene che la soluzione alla sua ossessione passa dalla gara di domani.

Ultima chiamata nerazzurra per un posto nell'Europa che conta, con tanti saluti ai rimpianti di non aver iniziato la stagione sulla panchina nerazzurra e di essere arrivato solo dopo il disastro De Boer. A proposito: l'olandese ha detto che 3 mesi all'Inter sono stati per lui come tre anni. Pioli ha idee diverse. «Sono qui da 3 mesi e mezzo, spero di essere qui anche fra tre anni». Non è un caso che Pioli si esponga così e nemmeno è una captatio benevolentiae per la tifoseria. Il discorso futuro con la nuova proprietà è già stato imbastito e Pioli ha dimostrato eccome di meritarsi la panchina dell'Inter. Il proprietario del gruppo Suning Zhang Jindong sarà domani a San Siro e la sua presenza si sta facendo sentire sul gruppo che dopo nove vittorie nelle ultime 10 gare va a caccia dello scalpo di una grande. Ecco la Roma, sfortunata in Europa League: ha pescato il Lione. «A Napoli è mancato l'approccio, a Torino abbiamo perso solo per un particolare. I dettagli faranno la differenza», spiega Pioli che non vede la sua Inter inferiore alla Roma. «I valori in campo sono molto simili, nonostante la differenza in classifica. Vincerà chi sfrutterà i punti deboli dell'avversario». Ossessione per il risultato e per i dettagli che possono decidere una partita. Come un rigore. La Roma ne ha avuti 12 finora, l'Inter soltanto due, nessuno sotto la gestione Pioli. «Ma alla fine gli episodi si equilibrano - smorza il tecnico che poi punge - Certo, questi numeri sono pesanti...».

Sul fronte formazione Pioli non si sbottona. Brozovic è in recupero ma difficilmente partirà dall'inizio. Il dubbio riguarda la difesa orfana di Miranda: Medel dovrebbe piazzarsi accanto a Murillo ma non è chiaro se insieme a D'Ambrosio ci sarà un quarto o sarà difesa a tre.

In mezzo Gagliardini e Kondogbia, davanti, con Icardi al rientro, probabile maglia da titolare per Joao Mario insieme a Candreva e Perisic.

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