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Pizzo fa il bis: la sua spada è ancora d'oro

Mondiali di scherma. Il catanese, che da ragazzo guarì da un tumore, si ripete dopo il trionfo in casa. Irene Vecchi è bronzo nella sciabola

Pizzo fa il bis: la sua  spada è ancora d'oro

I mondiali di scherma sono alquanto compressi e così da Lipsia arrivano due medaglie al giorno per l'Italia, schiacciate in tv fra gli sport acquatici e gli Europei under 20 di atletica.

Paolo Pizzo è d'oro e Irene Vecchi di bronzo. Il siciliano era stato iridato a Catania, nel 2011, a 34 anni nella spada resiste, d'altra parte è l'arma che consente maggiore longevità. Lui che ha vinto a 14 anni la sua battaglia per la vita, battendo un tumore benigno al cervello, per una storia divenuta ora successo letterario.

Il successo in pedana passa attraverso l'assalto all'estone Novosjolov: la flash funziona, le maschere restano giù, fa caldissimo e il nostro è sempre abbronzatissimo. Mancano isterismi e ricostruzioni discutibili del presidente di giuria. Siamo migliorati, sul piano arbitrale. È l'arma del colpo doppio, per cui sull'11-8 è favorito il nostro dalla simultaneità che avvicina a quota 15. Subisce tuttavia lo 0-5 e sul 12-13 sembra persa. Ne azzecca invece tre in sequenza e chiude. Bacerà la pedana, era stato argento agli Europei. È sposato con la romana Lavinia Bonessio, sino all'anno scorso azzurra di pentathlon moderno, anche le zie Donatella e Tiziana e mamma Liliana (volley) erano sportive professioniste.

In Germania negli ottavi erano usciti Enrico Garozzo e il terzo catanese, Marco Fichera, 9° per colpa dell'altro transalpino, Jerent. Che nei 16esimi aveva estromesso Andrea Santarelli. Tranquilli, siamo da finale a squadre, partendo dall'argento di Rio.

Irene Vecchi resta di bronzo nella sciabola, per l'uscita in semifinale con la tunisina Azza Besbes. Il nord Africa non è competitivo, nello sport azzurro più medagliato di sempre, e la livornese era già al riparo, sull'8-0. Sul 14 pari Vecchi si fa infilare, già a Budapest 2013 era stata terza. Nei quarti abbatte la tedesca Limbach di 4. Decima Rossella Gregorio, sopraffatta di 4 dall'ucraina Kharlan poi oro. Ai sedicesimi di finale l'uscita della debuttante Martina Criscio e di Loreta Gulotta. Ecco, a squadre firmeremmo per il podio. +Comunque sarebbe bello andare a medaglia in ogni arma e con ogni sesso.

Per questo aspettiamo la squadra di sciabolatori e, oggi, il fioretto maschile e la spada muliebre.

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