Sport

Pogba la chiave per capire il futuro della Juve

Pogba la chiave per capire il futuro della Juve

Secondo il Cies, che è il centro di studi dello sport creato dalla Fifa e dall'Università di Neuchatel, Paul Pogba ha un valore di mercato di 72 milioni di euro. Prima di lui ci sono Messi a 220 milioni, Cristiano Ronaldo a 133, Hazard a 99, Diego Costa a 84; alle spalle dello juventino, Aguero (65), Sterling (63), Fabregas (62) mentre Gareth Bale, pagato 91 milioni di sterline dal Real Madrid al Tottenham, scende a 60 milioni.

La valutazione di Pogba è un problema serio non soltanto per chi vorrà acquistarlo ma per la società che ne detiene la proprietà delle prestazioni. Nessuno può sapere o prevedere quale sia il pensiero di Fiat o FCA, insomma dell'azionista di riferimento, su questo "dipendente" che ha assunto un valore così strepitoso e che per il momento ha un costo totale di bilancio, tra ingaggio lordo e ammortamento, di 8 milioni e 392.100 euro (dati di “Calcio e finanza“). Il contratto di Pogba con la Juventus va a scadenza nel giugno del Duemilasedici. Restando tra i numeri degli stipendi, la partenza di Giovinco porterà a cancellare la cifra di 7.675.076,92 euro che rappresentano il costo, salario lordo e ammortamento, dell'attaccante che ha deciso di emigrare in Canada. Potrei aggiungere i 5.896.500 di Evra o i 4.283.692,31 di Pepe e ancora i 2.986.666,67 di Marrone per ipotizzare che queste cifre potrebbero essere "girate" al francese per farne l'assoluto protagonista del futuro bianconero, come leader non soltanto contabile, come uomo immagine, come patrimonio tecnico e imprenditoriale.

Perché se Bale con il Tottenham e la nazionale gallese, dunque senza ottenere alcun successo importante, ha raggiunto quel valore di mercato, Paul Pogba è reduce da due scudetti consecutivi, confortati da 18 gol finora in 80 presenze, oltre che dal ruolo di titolare nella nazionale francese con la quale conta 22 presenze e 5 gol. Dunque la Juventus, John Elkann e Andrea Agnelli dovranno decidere se fare cassa o costruire il futuro su questo campione.

Quando nel 2001, presenti Agnelli Giovanni e Umberto, si decise di vendere Zidane (aveva 29 anni) per 150 miliardi di lire ne vennero investiti 260 per prendere Buffon, Thuram, Nedved e Salas. Allora Antonio Giraudo e Luciano Moggi ebbero carta bianca per agire; dopo Calciopoli, i conti risentono di alcune difficoltà anche se gli ultimi esercizi danno indicazioni positive e in tal senso il cda bianconero ha ribadito che l'obiettivo è consolidare il trend di miglioramento dei risultati economici evidenziati negli ultimi tre esercizi mentre la banca di affari IMI stima che Juventus consoliderà stabilmente, nella stagione prossima, i ricavi caratteristici (al netto delle plusvalenze delle cessioni dei calciatori) oltre i 300 milioni.

Pogba è la chiave per sapere se la Juventus vuole crescere. Non c'entrano né Raiola, né Marotta.

O si crede nel fuoriclasse che porta risultati e denari, come insegna la storia juventina, o si crede soltanto nel soldo che non sempre porta risultati.

Commenti