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Portogallo, bufera sul Benfica: prostitute e stanze d'hotel pagate agli arbitri

Guai seri attorno al Benfica che dopo essere stato accusato di corruzione attiva e passiva, favoritismi personali, violazione della segretezza della giustizia e falso informatico, deve anche incassare la pesante accusa di aver tentato di corrompere gli arbitri offrendo loro servizi di prostitute

Assalto finale della Juventus alla porta del Benfica. Ci prova anche Buffon
Assalto finale della Juventus alla porta del Benfica. Ci prova anche Buffon

Il Benfica non sta vivendo uno dei momenti migliori della sua gloriosa storia. Il club portoghese, infatti, dopo essere finito sotto accusa pe corruzione, deve incassare un'altra botta, altrettanto importante. Secondo quanto riporta O Jornal Economico, infatti, Rui Pinto l'hacker portoghese che ha divulgato tali notizie sulla società lusitana avrebbe scritto un articolo dal titolo emblematico "Il mercato del Benfica". Purtroppo per il club biancorosso, infatti, sarebbero emerse alcune email che dimostrerebbero il reale tenativo di corruzione da parte dello staff dirigenziale nei confronti degli arbitri.

Il club, si è subito voluto difendere, e dai propri canali ufficali ha cercato di togliersi dall'imbarazzo:"Manteniamo una posizione ferma e chiara quella che abbiamo annunciato all’inizio di questa storia: non ci sono fatti che possano giustificare qualsiasi accusa in questo processo. Faremo di tutto per smontare queste imputazioni assurde e ingiustificate”. L'accusa, però, è pesantissima dato che al Benfica viene imputato di aver tentato di ottenere benefici illeciti offrendo servizi di prostitute agli arbitri e pagando loro anche le stanze di albergo.

Se tutte queste indiscrezioni trovassero reale riscontro da parte delle autorità il club portoghese rischierebbe l’inibizione della partecipazione a competizioni sportive per un lasso di tempo che va dai sei mesi ai tre anni.

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