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Il presidente: «Scarico inaccettabile. Pronto a parlarne col governo»

Mentre il Parma si avvia al fallimento, senza quasi speranze per l'udienza del 19 marzo, è caccia ai colpevoli. Perché questi 96 milioni di debiti (quasi 200, aspettando crediti che comunque non sono così certi) non si fabbricano in poche settimane. Ieri è intervenuto Giovanni Malagò a intimare che venga fatta luce: «Fuori i responsabili, o interverremo noi». Venerdì c'è l'assemblea di Lega, finita sul banco degli imputati assieme alla Figc, difficilmente però qualcuno farà il mea culpa e allora poi interverrà il Coni. «A quel punto - spiega il presidente - mi confronterò ufficialmente con il sottosegretario Delrio: se nessuno si assumerà le colpe, sarà responsabilità delle istituzioni individuarle, perché questo scarico è inaccettabile. Non sono ottimista per il salvataggio del Parma, il minimo è trovare una soluzione per salvare il calendario».

L'alta corte del Coni bocciò il ricorso dell'ex presidente Ghirardi per l'esclusione dall'Europa league. «A livello umano mi era dispiaciuto per chi aveva acquisito sul campo il diritto a giocarla. A maggio però l'ex ministro Frattini per 300mila euro di Irpef non pagata non riconobbe la licenza Uefa alla società, destando molto scalpore. Oggi merita i complimenti». Si cambierà anche l'accesso alla proprietà di un club, per impedire che un Manenti qualsiasi, pagando un euro, ci metta le mani e poi chieda soldi per farsi da parte. «In Inghilterra - conclude il presidente del Coni -, Cellino per iva evasa sull'acquisto di una barca a vela venne fatto dimettere dalla presidenza del Leeds che aveva appena acquistato».

Il presidente Tavecchio prende già le distanze: «Le delibere federali sulle procedure sono tutte approvate anche dal Coni. In Italia aziende falliscono tutti i giorni, le responsabilità sono in capo all'imprenditore e poi agli organi di controllo: la federazione interverrà in maniera drastica, nell'interesse che finisca il campionato. Come la Lega». A proposito, il presidente Beretta si chiama fuori: «Come la federazione, non abbiamo responsabilità: ci sono regole e organi che prevedono tempi di controllo, decisioni successive e sanzioni anche a stagione in corso. A fine giugno c'erano stati i controlli per l'iscrizione ai campionati, per la Covisoc era tutto in linea. Il 1° ottobre si evidenziò il problema su stipendi, tasse e contributi e poi scattarono le penalizzazioni».

Oggi il sindaco di Parma Pizzarotti incontrerà i giocatori e il presidente dell'Aic Tommasi, è orientato ad affidare lo stadio Tardini a una società esterna. Diversamente, il commercialista Galimberti, che segue il presidente Manenti, ha in mente di giocare a Reggio, ma è impossibile avere lo stadio già utilizzato da Sassuolo e Reggiana. Manenti, invece, promette di nuovo che oggi sarà il giorno buono per i soldi. Se lo Vorwerk-Folletto resta al fianco del Parma, si dichiara interessato a ripianare i debiti il romano Alessandro Nuccilli, imprenditore edile e delle pulizie con Multiservice e Tecnoedil 2000: «Mercoledì incontro Manenti».

Anche l'ex presidente del Bologna Zanetti resta interessato.

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