Doping, squalificato Alex Schwazer
Esclusione immediata dell'atleta, che non era ancora partito per Londra. Il tecnico: "Niente giustificazioni. A 28 anni si è uomini"
Esclusione immediata dell'atleta, che non era ancora partito per Londra. Il tecnico: "Niente giustificazioni. A 28 anni si è uomini"
Il terremoto doping scuote gli azzurri. Un fulmine a ciel sereno, una pessima notizia arrivata in una giornata di podi e vittorie. Il ventottenne Alex Schwazer è stato fermato dal Coni per doping. Il Presidente del Comitato Olimpico, Giovanni Petrucci, ha disposto l’esclusione immediata dalla squadra olimpica dell'atleta che non era ancora partito per Londra. Il nome di Schwazer ha iniziato subito a circolare, ma la conferma ufficiale è arrivata nel tardo pomeriggio: "Meno di un'ora fa Schwazer mi ha chiamato e mi ha detto che aveva una notizia brutta, il fermato per doping è lui", Michele Didoni, tecnico della marcia, ha così dissolto ogni dubbio. Petrucci: "La notizia della positività di Schwazer ci ha sconvolto e ci ha ferito. È meglio una medaglia in meno ma più pulizia"
Dalla gloria alla vergigna nell'arco di una giornata. La caduta di Alex Schwazer è finita in cima a tutte le home page dei giornali. "Meglio che non mi chieda come sto, ho sbagliato...", ha dichiarato l'atleta ai giornalisti dell'Ansa che lo hanno raggiunto telefonicamente. "Volevo essere più forte per questa Olimpiade, ho sbagliato". Poi l'amara, ma tardiva, constatazione: "Ora la mia carriera è finita".
Durissimo il commento di Didoni: "Non ho neppure voluto chiedergli perché‚ l’ha fatto: non ci sono giustificazioni. A 28 anni si è uomini, non più ragazzi. Alex deve crescere e cambiare vita. Mi ha telefonato continuava a ripetere puerilmente 'mi prendo tutte le responsabilità', senza capire che il suo gesto individuale ricadrà su tanti. La madre stava per essere ricoverata al pronto soccorso per la tensione."
Olimpiadi in fumo anche per un'atleta statunitense. E' arrivato il primo caso di doping alle Olimpiadi di Londra 2012 e a finire nel mirino dei medici olimpici è stato il judoka statunitense Nicholas Delpopolo. Delpopolo è stato squalificato per essere stato trovato positivo alla cannabis. Delpopolo gareggiava nella categoria 73 Kg, dove era arrivato settimo.
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