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Il Punto

È una situazione tecnico-agonistica molto inquietante, quella venutasi a creare nelle qualifiche per l'odierno Gp di Russia, per mancanza di trasparenza e per problemi di affidabilità, che continuano a colpire sia la Ferrari, sia (apparentemente) la British-Mercedes. Non si comprende come un Hamilton sia in grado di ottenere un tempo di 1'35820 in Q2, contro 1'35337 di Rosberg, e cinque minuti dopo, in Q3, decida di restare senza tempo, per non compromettere un motore divenuto a rischio, proprio come in Cina (arretramento). Sono risultanze grottesche, che fanno nascere nel paddock la diceria secondo cui l'unico modo sicuro e tranquillo per portare Rosberg al titolo 2016 sia quello di evitare, con argomentazioni tecniche, scontri in pista. E voi dite se, in un'ora di qualificazioni, non debba aver valore, come nelle vecchie regole, il risultato ottenuto poco prima. Non è né giusto né plausibile, in una F1 assurda e iniqua, tutta da rivedere. Non è credibile che una Ferrari, capace di andare spavaldamente in testa nel Gp d'Australia, non riesca a salire in prima fila nelle gare successive, con motori tanto progrediti. A quanto vanno di portata-benzina le Mercedes d'Inghilterra? E le Ferrari? Segreti bellici.

Ogni kg/ora di portata, secondo gli stessi ingegneri della Fia-Tv, vale 10 cavalli sopra la potenza con i 100 kg/ora imposti dal regolamento. Fate i calcoli, con punte fino a 115 kg/ora!

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