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Il Punto

Non è tecnicamente plausibile che una Rbr, per quanto dotata come autotelaio, sia potuta salire ai vertici della «pole» per l'odierno Gp di Monaco, dopo la fresca (e altrettanto incredula) vittoria nel Gp di Spagna, subito dopo le prime avvisaglie di minaccia da parte del proprietario Mateschitz di abbandonare la F.1. Non è credibile alla luce del potenziale di un motore Renault (16° quello ufficiale!) che, da inizio stagione, è sempre rimasto fortemente distaccato dai V6 Mercedes e Ferrari. E chi può credere che, all'improvviso, questa Rbr-Renault possa superare la British-Mercedes dello 0,23% o la Ferrari dello 0,94% del tempo sul giro? Solo perché questo propulsore è stato denominato «TH», dalle iniziali dello «sponsor»?

No, la realtà tecnica è un po' diversa! È basata sul fatto che il grande Argentier ha impartito precisi ordini all'«uomo-radar» della Fia-Tv, il quale usa la portata-benzina o «rubinetto» della potenza, per far volare a piacimento i motori, a suon di trasgressioni cospicue quanto vergognose. La stampa più pragmatica ha usato il termine «inciucio». L'indagine tecnica parla di 10 cavalli per ogni chilo di portata oraria sopra i 100 kg/h del regolamento.

Circa 30 CV a 103 kg/h di trasgressione della Renault ufficiale, ma oltre 109 kg/h (90 CV) di aumento per la versione «TH». Che bella F1!

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