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Il Punto

Il calcolo - leggermente ottimistico - dice che Vettel avrebbe potuto qualificarsi allo 0,52% del tempo della pole di Rosberg, quindi a un soffio dallo 0,51% della Rbr di Ricciardo e - perché no? - magari un pizzico meglio, ciò che avrebbe potuto portarlo in prima fila, visto l'insuccesso della seconda Mercedes di Hamilton, staccata dello 0,68%. E si dà comunque per scontato che lo 0,92% di ritardo di Raikkonen è apparso eccessivo, un po' come la perdita parallela dello stesso Hamilton. Questo per dire quanto dolorosa sia stata quella rottura della barra posteriore del leader della Ferrari. Ma queste sono le corse e troppo spesso i risultati insultano le teorie. Pensate che, per la prima volta, le televisioni hanno strombazzato che la motorizzazione della Rbr (Renault-clienti, con l'aggiunta del motogeneratore elettrico MGU-K di 163 CV), è entrata nell'area dei mille cavalli. È vero, sono circa 970 CV, che la collocano a quel livello; ma è dal Gp d'Ungheria che lo vado affermando, con tanto di curve di potenza (da calcolo) pubblicate in www.formula1benzing.eu, e con questo stridente accostamento: circa 940 CV vengono assegnati alla propulsione ufficiale di Viry Châtillon, che in queste qualifiche è al 17° posto, con la differenza calcolata come puro regalo della Fia-Tv, nelle diffuse trasgressioni ai consumi istantanei limitati dall'Articolo 5.1.

4. E quanti cavalli la Fia-Tv-a-3-punte regala a una Mercedes davanti alla Ferrari?

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