Questa Italia a cinque cerchi non fa squadra

di Riccardo Signori

N on siamo all'azzurro tenebra, ma fra poco lo rischieremo. Inebriati dal calcio sulle nuvole della squadra femminile e umiliati da quello sui bracieri della under 21, eccoci a contare le squadre italiane che non andranno alle Olimpiadi. Non è un conto dappoco e può diventare inquietante. Il calcio ha già fallito la missione: la giovane Italia dal mezzo miliardo facile (valore di mercato) ha toppato un'altra occasione sotto la poco felice mano di Gigi Di Biagio (bisognava proprio attendere il terzo fallimento per cambiare ct?), le ragazze hanno trovato una invalicabile Olanda che, fra l'altro, rischia d mandare all'aria anche i sogni di baseball e softball. Le donne del basket si sono viste chiuse la porta dall'ultima partita dell'Europeo contro la Russia. Sono assenti dai Giochi dal 1996. A occhio, il conto rischia già il passivo: soprattutto per il mondo dello sport a squadre che, ad Atene 2004, aveva toccato il top con 8 qualificate. Poi una lenta e, per ora, inesorabile discesa: 5 squadre a Pechino con le formazioni maschili e femminili di pallavolo e pallanuoto in compagnia del calcio, infine solo pallavolo e pallanuoto a Londra e Rio de Janeiro. Tra giustificazioni e colpe (cattiva programmazione, valori meno qualificanti, ct dalla mano infelice, criteri di qualificazione ristrettivi per le europee) il tempo e le occasioni si sono sprecate. Ed ora siamo di nuovo a far di conto: quanti ce la faranno? Dura per il basket maschile, assente dall'argento di Atene 2004, quasi proibitiva per l'hockey prato femminile, uno spiraglio di luce per il basket 3x3 femminile. E tutti aggrappati a pallavolo e pallanuoto maschile e femminile. Va detto che per i maschi della pallavolo non sarà una passeggiata: tra avversari tosti e sistema di qualificazione impervio. Si suol dire che il movimento viene gratificato dalla presenza delle squadre, simbolo della forza dello sport. Per ora arranchiamo e restiamo ad antenne alzate. Però c'è anche il si salvi chi può, dove gli italiani sono specialisti.