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Raiola a ruota libera: "Il Milan ha messo troppa fretta a Donnarumma"

Raiola ha parlato del caos intorno a Donnarumma: "Mi prendo tutte le responsabilità, ma lascino in pace Gigio. La sua famiglia è stata minacciata di morte"

Raiola a ruota libera: "Il Milan ha messo troppa fretta a Donnarumma"

Gianluigi Donnarumma, ieri sera con la nazionale under 21, ha giocato e convinto. Il portiere del Milan, a soli 18 anni, è già al centro di pesanti critiche, da parte dei tifosi rossoneri, per aver scelto di non rinnovare il contratto. In questi giorni si sono dette tante cose ma quelle più importanti le ha affermate ieri sera il suo agente Mino Raiola, ai microfoni de La Domenica Sportiva Estate: "Siamo stati costretti a prendere decisioni che non volevamo. Il modo in cui la società Milan ha condotto il tutto, creando un ambiente a noi ostile, ha fatto sì che il risultato sia stato quello che tutti conoscono. Ingaggio? L'unico problema che non c'era era proprio quello legato ai soldi. Non ci sono stati concessi la serenità e il tempo necessari da parte del Milan. Clausola? Un argomento che non abbiamo mai affrontato, non eravamo a questo punto del contratto".

Raiola ha poi parlato del futuro del suo assistito: "Per ora non mi ha cercato nessuno, non ho imbastito nessuna trattativa, quando qualcuno mostrerà interesse per Donnarumma informerò il Milan e decideranno loro. Se può restare comunque al Milan? Il club ci ha fatto capire che, per come stanno le cose adesso, non è possibile ripartire con un giocatore in scadenza. Ne prenderemo atto. Chiusura al Milan da parte mia? Io sono un professionista e non faccio la guerra a nessuno, ma non vedo come possa cambiare questo scenario. Donnarumma da una parte è triste ma si doveva mettere un punto e l'abbiamo fatto visto che la situazione era insostenibile: dovevamo togliere un dente e l'abbiamo tolto".

L'agente di Donnarumma ha poi parlato del rischio di passare un anno intero in tribuna e del rapporto con il direttore sportivo Mirabelli: "Se Donnarumma rischia di perdere un anno? Sì, è un rischio importante. Se sarà giudicato per le sue qualità di sicuro non perderà l'anno, se invece ci sono altre situazioni che costringono l'allenatore a prendere certe decisioni allora forse lo perderà. Per me è mobbing se minacci un giocatore di stare un anno in tribuna. Il Milan sta cercando un altro portiere sul mercato? Hanno il diritto di cercarne anche altri sette di portieri, non è mica un nostro problema. Il rapporto con Mirabelli? Ma io parlo del Milan, poi Mirabelli è stato un esponente che ha condotto questo e quindi si prenderà le sue responsabilità. Io contro il Milan non ho niente, i rapporti con Fassone sono ottimi e se ci dobbiamo parlare ci parliamo, ma ormai loro hanno fatto la loro scelta. Si doveva decidere il 13 giugno e noi abbiamo deciso."

Raiola, poi, ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha voluto prendersi tutte le responsabilità spiegando come Donnarumma sia stato anche minacciato di morte: "Mi prendo io tutte le colpe, ma lascino in pace Gigio. Sono arrivate addirittura minacce di morte alla sua famiglia, è incredibile. Ho sbagliato a non fermare subito questa macchina infernale. Perché tutta quella fretta? Tante pressioni? E il diktat del 13 giugno? Con quel martellamento non potevamo dire sì. Non c’erano i presupposti per un’intesa. Avevamo chiesto tempo e discrezione per lasciare Gigio sereno. Il Milan ha informato la stampa di ogni passaggio. I risultati si sono visti. Una parte dei tifosi s’e messa contro Gigio e la società non l’ha tutelato. Accordo con il Real? Assolutamente no. Anzi, che si sappia: per andare a Madrid non ho bisogno di Galliani. La verità è che lo cercano in tanti, come già a 16 anni.

Invece lui preferì il suo Milan".

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