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Il ratto dei 39 e la norma che non c'è più Così la serie B diventa sfida fra "riserve"

La regola introdotta nel 2006 per la Juve retrocessa prevedeva la sosta, ma le società l'hanno poi tolta. E ora il Palermo paga per tutte

Il ratto dei 39 e la norma che non c'è più Così la serie B diventa sfida fra "riserve"

Nella finestra internazionale di ottobre, tra nazionali giovanili e senior, anche la serie B dà il suo contributo. Trentanove i calciatori che arrivano dalla cadetteria convocati dalle varie rappresentative, con il caso più clamoroso del Palermo. Sette i titolari - addirittura uno in più di Lazio e Fiorentina - della truppa di Tedino sparsi per mezza Europa e indisponibili per la gara di campionato con il Parma. Due di questi, insieme al genoano Goran Pandev (che festeggerà le 90 presenze nella Nazionale macedone), saranno avversari dell'Italia di Ventura domani allo Stadio Grande Torino: Ilija Nestorovski gli azzurri e il nostro calcio lo hanno scoperto nella gara di andata a Skopje un anno fa (un gol e una traversa), Aleksandar Trajkovski è un altro dei reduci di quella serata nella quale la truppa di Ventura, agli albori del girone di qualificazione mondiale, rischiò grosso. Entrambi sono rimasti a Palermo nonostante la retrocessione in B: Nestorovski aveva offerte da Torino e Fiorentina dopo gli undici gol segnati nella stagione finita però male per i rosanero, Trajkovski ha sostituito Vazquez in campo e nel cuore dei tifosi palermitani.

Degli altri 32 convocati della B, la metà sono nelle rappresentative italiane giovanili (Under 21, 20 e 19). Sei li fornisce l'Empoli, quattro il Bari e la Salernitana (tutti in nazionali Under), due a testa per Ascoli, Avellino, Cittadella, Novara, Pescara e Spezia, uno per Brescia, Cesena, Perugia, Pro Vercelli, Ternana e Venezia. Ma è il Palermo la squadra più penalizzata in questo turno di campionato. Come lo era stato anche all'inizio del torneo. Tanto che il patron rosanero ha invocato quello che nella Championship (la serie B inglese) è ormai una consuetudine, ovvero l'International break, la pausa già concessa al campionato maggiore - come avviene in serie A - per dare spazio alle Nazionali.

La norma di un decennio fa, quando la Juventus era in serie B, aveva previsto che una società con 3 convocati in Nazionale potesse chiedere il rinvio della gara di campionato e i bianconeri all'epoca ne beneficiarono (uno Juve-Napoli fu infatti spostato di 15 giorni, ndr). Poi quella regola è stata cancellata con l'approvazione dell'assemblea dei presidenti che non riteneva così determinanti le assenze per le Nazionali.

Nella rosa di Tedino ci sono almeno 10-12 calciatori «convocabili», tre dei quali sono fermi ai box per infortunio: chiara l'emergenza per l'importante sfida con il Parma anche se a settembre contro il Brescia, senza otto titolari, conquistò un ottimo 0-0. «Accettiamo ogni decisione ma così il campionato finisce per essere falsato», così l'allenatore. Zamparini, che ha chiesto anche l'appoggio del sindaco di Palermo Orlando perché perori la causa nei palazzi del pallone, potrebbe ora adire azioni legali. «È contro i valori sportivi la situazione delle assurde regole attuali, che possono provocare ingenti danni economici e pregiudicare le possibilità di promozione», così il club. Intanto, però, Nestorovski e Trajkovski penseranno solo a fare uno scherzetto a Buffon e agli altri azzurri..

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