Sport

Rebic e Haaland e i gol a raffica. Gli effetti opposti del mercato

Rebic e Haaland e i gol a raffica. Gli effetti opposti del mercato

Il mondo ribaltato, in meno di un mese. Miracoli del mercato invernale, rivoluzioni repentine che hanno trasformato i destini di Ante Rebic e Erling Haaland. A fine dicembre il rossonero era dato tra i partenti dopo soli quattro deficitari mesi al Milan, mentre il norvegese stava concludendo il suo sbarco nel grande calcio, con l'ufficialità del passaggio dal Salisburgo al Borussia Dortmund. Ora le rispettive piazze sono ai loro piedi, Rebic e Haaland si sono presi la scena con i minuti contati: il primo ha segnato tre gol in cinque giorni, anzi in 77', regalando sei punti a Pioli contro Udinese e Brescia, invece il secondo ne ha addirittura segnati cinque in 59', contro Augsburg e Colonia.

Il Milan è tornato a respirare aria d'Europa con l'innesto di Ibrahimovic e le parate di Donnarumma, ma strada facendo si è ritrovato in casa il croato dal sangue gelido e il piede caldo, tenuto in disparte fino al boom delle ultime due gare. Prima della sfida contro l'Udinese aveva accumulato 179' in Serie A, nemmeno due partite intere, e adesso si ritrova a essere l'attaccante milanista più prolifico per gol in movimento, il che dimostra anche tutte le criticità strutturali della tormentata stagione del Diavolo.

Ora Rebic ritrova il Verona, contro cui aveva debuttato all'andata, ma il mirino è puntato sulla maglia da titolare, lo stesso obiettivo di Haaland, capace di sbalordire la Bundesliga con un gol ogni 11', dopo i 28 centri in 22 gare in Austria. Ha 19 anni, è costato 20 milioni esercitando la clausola, e il suo procuratore ha affermato di aver avuto richieste da ben 12 club diversi, compresa la Juve. Percepirà 32 milioni lordi per quattro anni, ma tra un biennio sarà possibile strapparlo al Dortmund con un'altra clausola, stavolta di 70 milioni. Per la gara contro il Colonia erano arrivati al Westfalenstadion ben dodici giornalisti norvegesi, però il goleador è scappato via da un'uscita secondaria, scatenando l'ira dei media. «Ha solo 19 anni, lasciamolo tranquillo» hanno risposto dal club della Ruhr.

Non svegliatelo, anche se farebbe gol pure a occhi chiusi.

Commenti