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Il retroscena sull'incidente Hamilton-Rosberg

Cominciano ad emergere i primi retroscena sull’incidente che ha messo fuori gara le Mercedes dal Gp di Barcellona: ecco cosa è successo davvero in pista

Il retroscena sull'incidente Hamilton-Rosberg

Cominciano ad emergere i primi retroscena sull’incidente che ha messo fuori gara le Mercedes dal Gp di Barcellona. “E’ stato un incidente di gara – ha spiegato Toto Wolff in serata – ma molto sfortunato perché innescato da varie circostanze.Nico aveva la luce rossa accesa nel posteriore perché in quel momento aveva un’impostazione errata, e la sua power unit non disponeva della stessa energia che invece aveva Lewis. Non spiega tutta la dinamica dell’incidente, ma almeno ci fa capire perché in quel momento c’era una tale differenza di velocità tra le due monoposto”.

Al contrario, Nico Rosberg conferma di aver premuto quel pulsante: “Ho fatto una grande partenza – ha svelato Rosberg – e sono rimasto davvero entusiasta della staccata alla prima curva. Ero sicuro che grazie a quel sorpasso avrei vinto la corsa. Poi uscendo dalla Curva 3 ho sentito che il motore non era al massimo della potenza, e dopo la corsa abbiamo capito che non era settato nella modalità corretta. In merito alla cambiamento di modalità, per tornare a quella corretta da “corsa” bisogna spingere un pulsante, lo stesso che poi in gara è quello di modalità ‘sorpasso’. E l’ho premuto, come si vede dalle immagini on-board”.

Di parere opposto il compagno di squadra Lewis Hamilton: “Quando ci si ferma sulla griglia di partenza c’è solo un modo di funzionamento: la modalità di gara.Nico probabilmente era ancora in quella con cui si percorre il giro di formazione, e suppongo che si sia dimenticato di cambiarla fino alla curva 3 dopo il via. All’uscita della curva 3 ero molto più veloce di Nico perché era in una modalità errata di motore. Ho visto che la luce posteriore di Nico era accesa, ma poi si è spenta. La mia percorrenza alla curva 3 era stata migliore, quindi avevo una maggiore velocità. Nico ha corretto la mappa, ma quando effettui quel cambiamento non è istantaneo il ritorno alla potenza normale da gara”.

Una differenza di potenza quantificabile in 16 km/h di differenza a favore di Hamilton, tanti da spingere il britannico a provare il sorpasso: “quando ho visto quel varco mi ci sono buttato, che poi è quello che i piloti fanno normalmente”.

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