Sport

Riapre la scuola italiana tra i pali della serie A

Sono sette, come i nani, ma sono decisamente più alti e hanno un compito alquanto delicato: difendere la porta di una squadra di Serie A. Il campionato 2014/15 sta mettendo in luce la nuova generazione di portieri italiani. Se il post Gigi Buffon è già al sicuro con Salvatore Sirigu, ventisettenne ormai certezza assoluta del Psg, il futuro del ruolo per quanto riguarda i colori azzurri sembra splendente più che mai. Leali, Bardi, Sportiello, Perin, Colombi e Sepe, rigorosamente in ordine di gioventù, più il predestinato Simone Scuffet, fermo ai box per infortunio, ma già protagonista assoluto con l'Udinese nella scorsa stagione. Sono tutti titolari nei rispettivi club e hanno già dimostrato in queste prime giornate di poter meritare fiducia nella massima Serie.

Mattia Perin non è più una sorpresa. La meravigliosa seconda parte di campionato 2013/14 ha permesso a questo ventiduenne di esser convocato in Nazionale per i Mondiali e di far stabilmente parte del giro azzurro. L'eccellente prestazione di Firenze conferma solo le qualità di un ragazzo che, alla terza stagione da titolare in A, ha definitivamente convinto gli scettici. Anche per Francesco Bardi, ipnotizzatore di Higuain al San Paolo, le doti tecniche sono note da tempo. Titolare fisso nell'Under 21, si era affacciato in A con alti e bassi a Livorno la scorsa annata. Ora il passaggio al Chievo, dove può trovare la dimensione ideale per la consacrazione. Chi invece ha incantato è Marco Sportiello, 22 anni, secondo di Consigli nell'ultimo anno a Bergamo e ora titolare dell'Atalanta, dopo il passaggio del suo predecessore al Sassuolo. Nelle prime due uscite è parso un veterano tra i pali.

Di Nicola Leali, scuola Juventus, si parla bene da un paio d'anni. In Serie B ha difeso in modo encomiabile le porte di Lanciano e Spezia, prima del grande salto a Cesena, chiesto espressamente da mister Bisoli. Aveva esordito in A nel 2011 proprio contro i romagnoli, a 18 anni, lanciato dal Brescia di Iachini. Sono, invece, debuttanti assoluti Simone Colombi, Cagliari, e Luigi Sepe, Empoli. Entrambi a 23 anni, entrambi dopo aver cominciato la loro scalata in Lega Pro e dopo esser passati dalla B. Zeman e Sarri, allenatori esperti, hanno molto fiducia nei loro numeri uno.

Se confermeranno il coraggio e il talento mostrati nelle serie inferiori, potrebbero diventare protagonisti delle salvezze di sardi e toscani.

Commenti