Sport

IL RITORNO

di Elia Pagnoni

J uve, Napoli e Roma (che pure aveva la sfida più complicata) hanno fatto il proprio dovere, ma c'erano due squadre che erano attese più di altre al debutto stagionale: le milanesi. Inter e Milan targate Cina e chiamate ad uscire dalla depressione delle ultime stagioni. I nerazzurri di Zhang affidati alla cura Spalletti e i rossoneri bulimici sul mercato grazie al portafoglio di Yonghong. E alla resa dei conti Milano ha potuto finalmente iniziare la stagione al primo banco, a fianco delle compagne più secchione degli ultimi anni.

Sembra un dato da poco, eppure era da undici anni che la combinazione non si verificava. L'ultima volta con Inter e Milan vittoriose nella prima giornata risaliva al 2006: 3-2 dell'Inter proprio a Firenze e 2-1 del Milan sulla Lazio, sembra quasi un'altra era geologica. Dopo di che tanta sofferenza e tante sorprese iniziali che hanno sempre appiedato almeno mezza Milano, fino a questa domenica di metà agosto che ci ha restituito le milanesi. Accomunate dal risultato, ma anche da due rigori, assegnati immancabilmente con il Var, che hanno sbloccato le sfide dopo pochi minuti. E accomunate anche dai raddoppi di testa, su azioni quasi identiche, firmate da un vecchio condottiero ritrovato come Mauro Icardi e da un giovane sbucato a sorpresa dal vivaio come Patrick Cutrone.

E a proposito di Var: non si capisce perché le televisioni in attesa del responso degli arbitri in regia non facciano rivedere anche a noi l'azione incriminata. Niente: l'inquadratura resta fissa sul fischietto capo che attende notizie con aria interrogativa. E noi con lui... E pensare che nel rugby, mentre gli addetti al Var studiano, tutto lo stadio può rivedere l'azione sul tabellone. Speriamo di arrivarci presto anche nel calcio, sarebbe un altro bel passo avanti verso la trasparenza.

E lo spettacolo.

Commenti