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Rivincita, la ricetta dei senatori: "Testa, cuore, attributi e tifo"

Buffon e Barzagli sono certi di poter ribaltare il risultato

Rivincita, la ricetta dei senatori: "Testa, cuore, attributi e tifo"

nostro inviato a Stoccolma

Sono campioni del mondo e ora che la loro carriera azzurra volge alla fine, non vogliono macchiarla con un'eliminazione dalla rassegna iridata. Per Gigi Buffon e per Andrea Barzagli, compagni da anni nella Juve e in Nazionale, un mancato pass per la Russia chiuderebbe di fatto già domani a Milano la loro avventura con l'Italia. E nella notte di Solna, dove la Svezia ci regala un altro dispiacere e non poche inquietudini, ci mettono la faccia. Il portiere suona la carica in vista del secondo round della sfida: «La prima è stata una gara maschia, combattuta, a lungo equilibrata, in fondo abbiamo perso a causa di un episodio, ma si vede che era giusto così. Magari a Milano girerà a nostro favore». Gigi nella notte alla Friends Arena è stato quasi inoperoso, raccogliendo però un pallone nella sua porta. E assistendo alla battaglia fisica con gli svedesi. «Di botte ne sono volate tante, anche gratuite e al limite - così il capitano azzurro - È stato un arbitraggio all'inglese, mi piacerebbe averlo così anche al ritorno». La ricetta per ribaltare la sfida Buffon ce l'ha: «Piangerci addosso e arrivare sfiduciati alla gara di ritorno non è la via migliore. Va giocata con la testa, in fondo abbiamo perso solo 1-0, dobbiamo fare una prestazione gagliarda, sperando di essere feroci come dice Ventura. Se già partissimo dal fatto di non prendere gol sarebbe un bel passo avanti». E non manca l'appello patriottico: «Non è mia abitudine fare il capopopolo, ma mi aspetto che i 70mila di San Siro si sfilino la maglia bianconera o quella rossonera e mostrino con orgoglio quella azzurra che abbiamo sulla pelle».

Barzagli ha vissuto un'altra serata con la Bbc che ha cercato di reggere l'urto degli svedesi. «Gara brutta, fallosa e sfortunata, abbiamo preso un gol su una carambola ma ritengo che la fortuna devi andare a cercartela - così il difensore juventino - Forse loro avevano più convinzione di noi. C'è la possibilità per recuperare, siamo l'Italia anche se non è il nome che ti fa passare il turno». La tensione che si respirerà ad Appiano Gentile, da ieri il quartier generale azzurro, sarà alle stelle. «In poche ore dobbiamo costruire quella mentalità arrembante, dovremo andare in campo meno nervosi - così Barzagli - Faremo tanti discorsi anche per incitarci e si dormirà anche poco, almeno io, perché ci giochiamo tanto. Partiamo da uno svantaggio e di conseguenza dipenderà tutto da noi. L'arbitro? Poteva starci l'espuslione per il fallo su Bonucci. Ma ora la scossa dobbiamo darla noi».

Iniziando dai senatori azzurri, che a fare figuracce non sono abituati.

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