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La Roma alla fine trova la forma Real

I giallorossi soffrono col Carpi, poi Dzeko (finalmente) e Salah chiudono la partita

Marcello Di DioEra dalla fine di ottobre che la Roma non infilava quattro vittorie consecutive. Un piccolo filotto, che non sarà all'altezza delle strisce vincenti di Juventus e Napoli, ma che riporta i giallorossi, seppure per sole 48 ore, al terzo posto. Dal quale la Roma aveva abdicato 83 giorni fa nella fase discendente dell'era Garcia. E nella serata piovosa di Modena, difficile per il carattere e la grinta messa in campo dall'avversario, si sblocca anche Edin Dzeko, tornato finalmente titolare. Il 21 novembre l'ultima gioia, sempre in terra emiliana: il rigore al Bologna che stava per regalare un successo importante (all'epoca). Ieri la rete su azione, splendida, costruita da Salah, che all'attaccante bosniaco mancava addirittura dal 30 agosto (la zuccata alla Juventus).Il successo al «Braglia» è un buon viatico per la Roma in vista della gara di Champions con il Real Madrid di mercoledì prossimo. «Se vogliamo essere al livello delle grandi, abbiamo bisogno di un lunga serie positiva», il messaggio di Spalletti alla vigilia della sfida con il Carpi. Già schiaffeggiato all'andata all'Olimpico, partita nella quale - scherzo del destino - erano iniziati i guai fisici di Dzeko. Che ieri, gol a parte (sempre importante per un attaccante), ha dato chiari segnali di crescita con assist e buoni movimenti in campo. Ma gli emiliani non sono certo quelli visti nella Capitale tre mesi e mezzo fa. Ne sanno qualcosa l'Inter di Mancini - frenata a San Siro - e il Napoli di Sarri che domenica scorsa era riuscito a vincere solo con un rigore di Higuain.Castori ha fatto affidamento sul fattore Lasagna: l'attaccante ha preso parte a ben quattro degli ultimi sette gol degli emiliani, con tre reti e un assist, tutti da subentrato. Suo fu il sigillo che zittì i tifosi nerazzurri a San Siro il 24 gennaio scorso, sua la rete che aveva temporaneamente equilibrato la sfida con la Roma. Ma la truppa giallorossa, che aveva faticato a trovare soluzioni vincenti, è riuscita a mettere le mani sulla gara con un finale che sarà piaciuto a Spalletti: azioni in velocità e un uno-due che ha stroncato la tenace resistenza.Così, dopo il gol di sinistro di Digne (bis del francese già in gol nella «manita» dell'andata all'Olimpico) e il temporaneo pareggio di Lasagna nel momento di maggiore sofferenza (i difensori giallorossi sono stati infilati un paio di volte dalle veloci punte di casa), la Roma trova i gol di Dzeko e il settimo centro di Salah - infortunato nel finale - che regalano il poker di vittorie. Un successo importante, conquistato in una serata non certo esaltante, ma che dimostra come Spalletti stia plasmando tatticamente la squadra. Ottimo il lavoro sugli uomini a disposizione durante la settimana, giuste le scelte durante le partite.

Se sono rose fioriranno, ma le avversarie dirette nella corsa per il terzo posto farebbero bene a preoccuparsi.

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