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Roma, Rolando ''il bruscolinaro'', cacciato dall'Olimpico: tifosi in rivolta

Sta facendo clamore tra i tifosi di Roma e Lazio la storia di Rolando, venditore di noccioline e arachidi a cui non è più consentito l'accesso allo Stadio Olimpico perchè senza licenza

Roma, Rolando ''il bruscolinaro'', cacciato dall'Olimpico: tifosi in rivolta

In attesa di conoscere gli esiti dell'ultima fase della stagione sportiva, sta facendo sempre discutere tra i tifosi di Roma e Lazio la storia di Rolando ''il bruscolinaro'', venditore di arachidi e noccioline a cui è stato vietato l'accesso allo Stadio Olimpico perchè privo di licenza.

Da cinquant'anni figura storica del tifo romano, Rolando è da sempre una persona di famiglia per i tifosi giallorossi e biancocelesti. Detto anche ''Nocciolina'', ''Gamberett'', ''Paguro'' si aggira ogni domenica in Curva Sud e in Curva Nord, durante le partite di Roma e Lazio con il suo sacco di iuta pieno di noccioline, arachidi e pistacchi per venderli agli spettatori in cambio di pochi euro. Durante il match Roma-Udinese, Rolando è stato visto piangere fuori la Curva Sud perché gli era stato negato l'accesso proprio perchè sprovvisto di licenza. Qualche steward di buon cuore lo ha fatto entrare di nascosto nella gara contro il Cagliari, ma il problema in ogni caso continua a persistere.

A Rolando non sarebbe permesso vendere i suoi prodotti all’interno dello stadio, storia che ha messo in rivolta tanti tifosi sul web. C'è chi ragiona adeguandosi ai tempi moderni: ''Con tutto l’affetto e il rispetto gli stadi non sono più quelli di 20 anni fa… È un business, dove si acquisisce una licenza per vendere cibi e bevande. Mi sorprende come fino ad oggi sia entrato con il suo sacco''. Molte di più sono le dimostrazioni di affetto e solidarietà: ''Fatelo lavorare'', ''Sono 50 anni che sta in Curva sud lavorando onestamente e voi se dopo 50 anni gli togliete il lavoro lo mettete nei guai'', ''Ai bambini regala le noccioline e un pezzo di pane'', ''Rappresenta il calcio di una volta, non potete mandarlo via''. Tutti a favore di Rolando, simbolo di un calcio che non c'è più.

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