Brasile 2014

Rooney sfida l'Italia: "Azzurri forti, ma vinciamo noi"

A due giorni dalla partita di esordio che oppone Italia ed Inghilterra, il clima della gara diventa ancora più caldo e non solo per la temperatura di Manaus. In un'intervista Wayne Rooney si dice sicuro del successo: "Italia, siamo migliori noi"

Rooney non teme gli Azzurri
Rooney non teme gli Azzurri

Wayne Rooney è la stella più brillante della nazionale inglese guidata da Roy Hodgson, e da stella e giocatore esperto, al suo terzo Mondiale in carriera, cerca di caricare l'ambiente ed i suoi compagni in un'intervista nella quale si dichiara sicuro di battere l'Italia nella partita di sabato sera a Manaus.

L'attaccante del Manchester riconosce che la formazione azzurra ha giocatori con ottime qualità, ma l'Inghilterra è molto cresciuta negli ultimi due anni, facendo quindi riferimento alla gara di due anni fa in occasione dell'Europeo, quando i ragazzi di Prandelli ebbero la meglio, sebbene solo ai rigori, sugli Inglesi. Rooney pone l'accento su aspetti come la maggiore giovinezza ed entusiasmo e le maggiori energie che la squadra ha attualmente rispetto al 2012.

La punta dei Red Devils plaude anche al lavoro di Roy Hodgson, confermando che, nelle quattro settimane di preparazione, tutti hanno lavorato al meglio e sono pronti per l'esordio. Rooney sottolinea anche come per i calciatori sia un grande onore poter rappresentare il loro Paese in una manifestazione come il Mondiale e la vittoria finale potrebbe rappresentare la ciliegina sulla torta per il lavoro svolto.

Personalmente, il bomber inglese non ha un buon rapporto con questa manifestazione, visto che nelle due precedenti edizioni è rimasto a bocca asciutta in fatto di reti, cosa strana per uno come lui abituato a primeggiare sia in Premier League che in Champions League.

Rooney ha però spiegato che bisogna ricordare che nelle precedenti edizioni, nel 2006 quando esordì, avesse soli 20 anni, e in quella del 2010, si trascinasse problemi fisici, mentre ora si trova al 100% della condizione e non vede l'ora di scendere in campo, meglio se da subito, contro una formazione forte come quella azzurra.

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