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Rosse deludenti, ma è Formula burattinai

Rosse deludenti, ma è Formula burattinai

Allo sconforto tecnico per una Ferrari quinta in partenza e quinta sotto lo striscione d'arrivo, in un Gp di Germania innervosito da tre cambi-gomme, si aggiunge il disappunto di vivere una Formula 1 da burattinai, con la British Mercedes a tenere i fili. Per la seconda volta nel giro di una settimana, dopo l'Ungheria, avete osservato che razza di slancio da zero (linea di partenza) a 300 km/h (Curva 1) per la macchina di Hamilton al via, pur avendosi Rosberg (altro che pattinamento!) in pole?

Se ha sorpreso l'accelerazione di una domenica prima, ha sbalordito questa seconda esibizione, nella sua robotizzazione. Un tempo, dicevamo che gli ordini di scuderia erano sacrosanti, per un costruttore che tanto investe. Oggi che gli ordini sportivi sono proibiti, viviamo l'era degli ordini tecnici: il boost temporaneo assegnato alla vettura di Hamilton, favorito per il titolo, ha fatto impallidire la subnormale accelerazione di Rosberg, che ha dato strada alle Rbr, già strategicamente premiate con il noto golpe tecnico, per spingere più indietro le Ferrari nella classifica costruttori. Non contenti, i burattinai hanno infiacchito la macchina di Rosberg, con la peggiore mappatura. Subito i media hanno titolato: Hamilton batte Rosberg. Bella fatica, con questi robot di partenza, dove basta tenere a tavoletta il pedale dell'acceleratore sul dritto. Più nessuna abilità di pilotaggio; più nessuna sportività. Solo qualifiche selvagge, che sminuiscono la Ferrari.

E non siamo più sicuri che i 100 kg di carburante dalla partenza all'arrivo siano rispettati.

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