#iostoconvale

Rossi-Lorenzo da stadio. È la finale dei Champions

Motomondiale, domani la sfida che vale la stagione. Il Dottore potrà contare sul ducatista Iannone ma non su Dovizioso

Rossi-Lorenzo da stadio. È la finale dei Champions

nostro inviato a Valencia

Benvenuti allo stadio di Valencia. Un sentito benvenuto a tutti quelli che girano con la maglia gialla #iostoconvale e di questi tempi farlo in questo posto è cosa più che coraggiosa da attaccabrighe. Benvenuti ai muscolosi e piccoli e sorridenti come lui tifosi di Marc Marquez. E benvenuti, massì, anche quelli di Jorge Lorenzo che sarà questione di dna, sarà che è meno personaggio, ma anche loro si vedono meno. Un caldo benvenuto a tutti perché tutto è pronto. Le due squadre stanno per scendere in campo. Ieri il primo assaggio del prato con le libere, oggi allenamento di rifinitura con le qualifiche, domani il Gran premio. Meglio dire la finale di Champions.

Perché questo sono Rossi, Lorenzo e Marquez: tre meravigliosi Champions; e perché questo è diventato l'ultimo atto del motomondiale: una partita di calcio in un circuito trasformato in stadio, il tutto in un fottuto clima curvaiolo. Prova ne sia che a Roma hanno deciso di trasmettere il Gp in diretta prima del derby. Così si menano prima fra valentiniani e non valentiniani e poi replicano nel derby. Intanto, qui, nello stadio di Valencia, i tre Champions fanno e parlano e grazie al cielo pensano alle moto e non più a giudici, penalità e verdetti. Il Vale figlio d'Italia che tutti ci ha stregati fino ai limiti del buonsenso ha il quinto tempo di giornata e però è contento perché «sono partito subito bene, anche con le gomme dure per la rimonta, se ho una minima possibilità di farcela è solo riuscendo a essere veloce dal via...». Jorge figlio di Spagna che ha dominatola giornata dice «l'obiettivo è vincere ed evitare di finire terzo con il rischio che Vale faccia sesto». Quanto al terzo campione, quel faccia da Joker sempre sorridente, cioè Marcolino Marquez, ha il secondo tempo assoluto e la certezza che «Valentino in una manciata di giri sarà quarto o giù di lì e vediamo»... «avrà comunque due Ducati davanti» ribatte Jorge visibilmente preoccupato.

Qui nello stadio di Valencia è tutto pronto. Per l'invasione dei 110mila che inizia oggi. Per le centinaia di poliziotti giunti in zona e più che raddoppiati per volere di Madrid. Tutto pronto nello stadio per il Gran premio più atteso e meno amato che il motomondo ricordi. Perché forse è questo che sfugge in Italia e a tutto il Paese che si è mobilitato. Sfugge che il motomondo si sta turando il naso per il clima che si è creato. Ma tant'è. Un caldo benvenuto a tutti ed ecco le squadre che escono dal tunnel: valentiniani contro lorenzomarqueziani. Domani è questo che s'attendono Italia e Spagna. Non lo avranno, ma in curva piace pensarlo. Per cui accontentati: Hayden per esempio. Dovrebbe stare con Vale perché non vuole guai, è all'ultima gara della carriera e proprio qui nel 2006 tolse il titolo a Rossi per cui cercherà di starne fuori. Sempre nel 2006 battagliò all'Estoril con Vale togliendogli 5 punti preziosi che gli sarebbero costati il titolo proprio a favore del di cui sopra Hayden.

Con Vale dovrebbe esserci il ducatista Iannone, ma non il ducatista Dovizioso. A fianco di Lorenzo tutti mettono Marquez ma vedrete che ci stupirà indossando la maglia dell'arbitro. In squadra anche Pedrosa per questione di natali e perché è una bravo cristo ma in fondo si è rotto del dominio storico di Rossi. Per i restanti prego guardare il grafico delle formazioni. Volendo anche l'album Panini. Magari ci sono già le figurine. Che tristezza.

E buona partita a tutti.

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