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Dal saluto nazista in Grecia all'interessamento del Novara: bufera su Georgos Katidis

Per i dirigenti del Novara, il centrocampista greco escluso dalle nazionali del suo Paese per un saluto nazista merita una seconda chance

Dal saluto nazista in Grecia all'interessamento del Novara: bufera su Georgos Katidis

Georgos Katidis merita "una scenda chance". È questa l'opinione di Massimo De Salvo, l’ad del Novara che sta definendo l’acquisto del centrocampista greco escluso dalle nazionali del suo Paese per un saluto nazista. "Non abbiamo nessuna intenzione di minimizzare il gesto, che condanniamo", scrive il dirigente sul sito internet del club dopo le polemiche sollevate dall’accostamento del giovane greco alla squadra appena retrocessa in serie B.

"Abbiamo visto un ragazzo scioccamente inconsapevole del gesto che stava facendo e che ora è perfettamente conscio del significato e del dramma che ha rappresentato", scrive De Salvo, che parla di "un’operazione di mercato importante dal punto di vista tecnico". "La politica per noi rimane fuori dal calcio, la memoria no e crediamo che l’intolleranza si debba combattere ricordando ai nostri ragazzi quello che è successo nella storia affinché non succeda mai più", ha infine sottolineato il dirigente del Novara.

"In un momento così particolare, il calcio italiano, alle prese con episodi sempre più diffusi sugli spalti e sulle curve, credo non abbia bisogno di nuovi trascinatori delle folle". Così Vittorio Pavoncello, presidente del Maccabi, l’associazione sportiva ebraica italiana, commenta l’arrivo al Novara del centrocampista greco precisando che "l’emulazione è dietro l’angolo e i dirigenti, prima ancora dei tifosi, devono avere la lungimiranza di evitare situazioni particolari ed antipatiche, che possano offendere atleti, spettatori e tifosi".

"Nessuna squadra italiana ospiti il calciatore filo nazista Georgos Katidis, il giovane centrocampista greco escluso dalle nazionali del suo paese per aver fatto il saluto nazista in campo": questo l’appello del Parlamentare Pd Dario Ginefra.

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