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Sarri sulla panchina del Napoli

Accordo per un biennale tra l'ex tecnico dell'Empoi e De Laurentiis

Sarri sulla panchina del Napoli

Da Empoli a Napoli il salto è grosso. Ieri sera Aurelio De Laurentiis ha "sondato" Maurizio Sarri per capire se potesse essere l'uomo giusto per il dopo Benitez. Il tecnico dimissionario dell’Empoli si trovava in zona: nei giorni scorsi, infatti, ha ricevuto ad Amalfi il premio Football Leader 2015. Ieri sera l'incontro in una suite dell'Hotel Vesuvio del Lungomare e cena sul roof garden con vista sul Golfo. Il produttore cinematografico gli ha chiesto la disponibilità di guidare il Napoli nelle prossime due stagioni. Sarri ha capito che si trattava di un'occasione da prendere al volo, vista l'importanza del club partenopeo, che quest'anno ha sfiorato l'accesso alla Champions League. Lunedì dovrebbe essere messo tutto nero su bianco alla presenza dell’amministratore Andrea Chiavelli, l’uomo dei contratti. Sarri tornerà a casa per impegni familiari, ma lunedì, a Napoli o alla Filmauro di Roma, firmerà il contratto che lo legherà al club azzurro per i prossimi due anni. Non c'è ancora la certezza al 100% ma, secondo i bene informati, si tratta solo di limare alcuni dettagli, visto che l'intesa sarebbe stata raggiunta stamani (si parla di un contratto di un anno con opzione sul secondo a 1,5 milioni di euro a stagione).

Negli ultimi giorni è esploso il toto-allenatori. Per sostituire Benitez si sono fatti diversi nomi: da Luciano Spalletti a Vincenzo Montella, fino a Cesare Prandelli. E, a sorpresa, era spuntato anche il nome di Marcello Lippi. Dopo il due di picche ricevuto da Unai Emery (Siviglia), sul quale il presidente del Napoli aveva puntato moltissimo, restavano aperte varie soluzioni. Alla fine, però, il nome che pare aver convinto di più De Laurentiis è quello di un napoletano. Sì, perché Sarri è nato proprio a Napoli, anche se da genitori toscani. Ed è in Toscana che è riuscito a coronare il sogno di togliersi giacca e cravatta da dirigente bancario per indossare l'amata "tuta da campo", per guidare gli allenamenti e le partite dei suoi ragazzi.

Prima nelle serie minori, in Seconda categoria e in Eccelenza, poi sempre più su, fino alla serie A con l'Empoli dei miracoli.

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