Brasile 2014

Scolari lanciatissimo. Ma rischia un Brasile Neymar-dipendente

La punta del Barcellona segna un gol a Panama e ne ispira due. Gli "italiani" in panchina, Henrique entra e prende il palo

Scolari lanciatissimo. Ma rischia un Brasile Neymar-dipendente

Rio de Janeiro - Neymar, Neymar, Neymar. Tifosi e cronisti brasiliani lodano il fuoriclasse su cui si puntano i riflettori dei padroni di casa in vista del Mondiale che comincia tra sette giorni. L'attaccante del Barcellona si conferma come l'arma principale del Brasile nel 4-0 su Panama, nell'amichevole giocata nella notte italiana di ieri. Un gol su punizione che ha scavalcato la barriera sbloccando il risultato; un assist su colpo di tacco nel 3-0 messo a segno da Hulk, altro nome di spicco nella partita. Anche nell'azione della quarta rete si verifica la partecipazione di Neymar: lancio per Maxwell che ha effettuato il cross per il tocco vincente di Willian.

Dai piedi di Neymar di solito partono le migliori giocate della nazionale guidata da Luiz Felipe Scolari. Persino i giocatori di Panama volevano posare per una foto accanto a lui dopo la partita. E già si pone la domanda: sarà un Brasile Neymar-dipendente? Se lui non sarà in una giornata felice riuscirà la squadra di casa a combinare qualcosa? Gli avversari pensano al modo di annullarlo. Miguel Herrera, commissario tecnico del Messico, avversario del Brasile nel girone mondiale, crede di avere la formula: «Non dobbiamo permettere che il pallone gli arrivi. Con l'abilità che possiede può persino dribblare due o tre giocatori di fila».

Titolare del Brasile dopo Sudafrica 2010, quando viene convocato per la prima volta da Mano Menezes, predecessore di Scolari, Neymar vanta 31 gol in 48 presenze con la nazionale. Il cannoniere dell'attuale gruppo di 23 convocati, con una media di 0,64 gol per partita. Nella prima stagione a Barcellona non ha ancora esibito tutto il suo talento, nonostante alcuni momenti di grandezza.

In nazionale, però, sembra più a suo agio per tirare fuori le migliori prestazioni. E lo stesso fuoriclasse crede di poter rendere più di quello che fatto contro Panama: «Chiedo un po' di pazienza ai tifosi. Ci hanno persino fischiato all'inizio di partita. Mi sono stancato un po' alla fine. Ma al Mondiale sarò nella forma ideale».

Archiviato Panama, domani il Brasile affronta la Serbia a San Paolo, l'ultima prova prima del debutto mondiale del 12 giugno contro la Croazia. La formazione deve essere quella che inizierà la Coppa del Mondo: Júlio César; Daniel Alves, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Luiz Gustavo, Paulinho, Oscar; Hulk, Fred, Neymar.

Contro Panama, i titolari Thiago Silva e Paulinho sono stati risparmiati. Gli “italiani”? Sempre in panchina. Scolari ha preferito Ramires a Hernanes, entrato poi all'intervallo, per sostituire Paulinho. L'interista non ha giocato male. Un po' al di sopra della sufficienza anche Maicon. Pure il romanista è entrato all'intervallo, al posto di Daniel Alves. Henrique, difensore del Napoli, ha rimpiazzato David Luiz al 69' e ha colpito il palo su colpo di testa. Qualcuno può perdere il posto? Forse Oscar. La minaccia si chiama Willian, suo compagno al Chelsea, che lo ha sostituito al 62' nell'amichevole coi centroamericani.

Gioca meglio di Oscar e segna soprattutto il quarto gol.

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