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Scontri Inter-Napoli, arrestato il capo ultrà interista Ciccarelli

Il gip di Milano, Guido Salvini, ha emesso due ordinanze di custodia cautelare per lo storico capo ultrà interista Nino Ciccarelli e per un tifoso del Varese. Entrambi parteciparono agli scontri del 26 dicembre in cui morì Daniele Belardinelli

Scontri Inter-Napoli, arrestato il capo ultrà interista Ciccarelli

Svolta nelle indagini sugli scontri prima di Inter-Napoli che portarono alla morte dell'ultrà Daniele Belardinelli. Il gip della procura di Milano, Guido Salvini, ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere per due tifosi, uno dell'Inter e l'altro del Varese. Notissimo, negli ambienti del tifo organizzato, il nome del primo. Si tratta di Nino Ciccarelli, storico capo ultrà della curva nord nerazzurra, già condannato in passato a 12 anni di carcere per vari reati e sottoposto attualmente a cinque anni di Daspo. L'altro tifoso arrestato è Alessandro Martinoli, ultrà del Varese e membro come Belardinelli del gruppo ultras varesino "Blood & Honour".

Chi è Nino Ciccarelli

49 anni, fondatore nel 1984 del gruppo dei Viking e tra i capi indiscussi della curva nord nerazzurra, Nino Ciccarelli ha sempre avuto rapporti difficili con la giustizia. Come riporta anche il Corriere della Sera, in passato Ciccarelli era stato condannato a 12 anni di carcere per vari reati. Giovanissimo, il 9 ottobre 1988 fu coinvolto nei fatti di sangue che portarono alla morte del tifoso ascolano Nazzareno Filippini, aggredito e ucciso con sassi e bastoni. Ciccarelli fu arrestato con l'accusa di omicidio e poi assolto.

Il 31 dicembre Ciccarelli era stato portato in questura dove aveva ammesso di avere partecipato agli scontri di via Novara. Assistito dall'avvocato Mirko Perlino, non aveva detto molto altro. Indagato insieme a una trentina di persone per vari reati tra cui omicidio volontario, rissa aggravata, lesioni e «lancio pericoloso di cose, Ciccarelli è finito in carcere dove troverà il "collega" Marco Piovella, l'altro capo ultrà nerazzurro riconosciuto grazie alle rivelazioni del'altro tifoso interista Luca Da Ros, il 21enne ora ai domiciliari.

Decine di indagati anche a Napoli

Intanto proseguono le indagini del procuratore aggiunto di Milano, Letizia Mannella, per l'identificazione dei tifosi napoletani che hanno travolto e ucciso l'ultrà nerazzurro Daniele Belardinelli.

Proprio oggi sono iniziati all'Istituto di medicina legale gli accertamenti autoptici sul cadavere del 35enne, che serviranno forse per chiarire la dinamica dell'incidente che gli è costato la vita e per il quale sono indagati a piede libero per omicidio colposo una ventina di tifosi napoletani, di cui quattro accusati di essere seduti sulla Volvo che aveva investito Belardinelli causandogli i traumi che alla fine ne avrebbero causato il decesso.

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